Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 02.57

Superti M. Le origini dei popoli e la Lega

| Scritto da Redazione
Superti M. Le origini dei popoli e la Lega

Superti M. Le origini dei popoli e la Lega
La ricerca delle origini dei popoli hanno saltuariamente caratterizzato quelle formazioni politiche , non dico a corto di argomenti socio-politici, ma quasi.
Chi è alla ricerca della propria identità  e non capisce bene “chi è” si rivolge al passato e preleva dalla storia o tradizione tutto quello che gli può fare comodo.
Questo non significa che taluni sappiano anche che cosa vogliono, ma devono a tutti i costi trovare una giustificazione personalizzata nel passato più o meno remoto.
Considerazione a parte merita la asserzione che il concetto di “razza” , in quanto fattore diversificante fra i popoli, non esiste , ed è stato da tempo abbandonato da scienziati,politici, sociologi degni di questo nome.
Infatti la razza umana è una sola e coincide con la specie                ( dichiarazione sulla razza UNESCO 1950).
Nel DNA non esistono differenze di sorta fra le varie etnie che si sono definite e stabilite nel tempo e nello spazio.
La mutazione di piccolissime varianti nel DNA della specie umana sono dovute esclusivamente agli adattamenti all’ambiente durati per almeno 100.000 anni, e nel corso delle migrazioni dalla “casa-madre” Africa.
Ma per tornare alla ricerca delle proprie origini va ricordata l’affannosa ricerca sulle origini della razza ariana da parte dei “nazisti” persino in Tibet e in Nepal , affidati a scienziati di fama del tempo.
Infatti Himmler inviò in zona Ernt Schafer e Bruno Beger con il compito di certificare l’origine della “razza” ariana.
Risultato: zero.
Non è rimasto Loro che fare ricorso  alle leggende provenienti dalle brume nordiche( castello di Wewelsburg in Westfalia).
Per contro e per non arrendersi al fallimento totale pensarono bene di adottare la famosa  svastica fotografata a Lhasa in Tibet nel 1938 dalla spedizione nazista.
E’ un po’ come adottare le corna celtiche opportunamente adattate ai crani “padani”.
Ciò non significa che i portatori di corna celtiche siano di origine celtica, ammesso che possa servire a qualcosa, posto che in “padania” sono passati, a turno, un po’ tutti i popoli nordici.
Ma se vogliamo riferirci alla influenza che i Celti hanno avuto nella nostra cultura il discorso cambia e può anche diventare serio.
Mi riferisco alla influenza che  San Colombano  alias “Colum” ( in gaelico) che nei primi secoli  della storia italiana  si trasferì dalla nativa Scozia e dall’Irlanda ( ove studiò ) sul continente europeo.
Si fermò per almeno vent’anni in Francia a  Luzeuil  dove fondò un famoso monastero.
Poi  , dopo un lungo peregrinare in Francia ed in Italia,si trasferì  e si fermò a Bobbio (PC) ove fondò la famosissima abbazia con annesso monastero, tutt’ora visitabile.
Negli anni 600/700 d.c. Bobbio divenne una vera    “centrale culturale”  per tutta l’Europa anche perché in quel monastero si diede inizio alla trascrizione in Latino ed in lingua dei più famosi testi antichi.
Un vero faro di riferimento per tutta la cultura europea.
La biblioteca di Bobbio subì varie peripezie nel corso degli anni e ciò che rimase si trova ora a Pavia.
L’importanza di San Colombano non è certamente sfuggita a Papa Benedetto XVI che lo ha però definito “Santo Europeo”.
Molte cose si possono leggere ed imparare su una splendida rivista con cadenza annuale denominata “ Archivum Bobiense”(altrimenti citata come archivium bobinense).
E’ consultabile in emeroteca della Biblioteca Statale.
I cosiddetti discendenti dei Celti  qui si possono rivolgere per imparare qualcosa in più sulle “loro origini” e sulla cultura celtica.
Va ricordato infine che l’opera di San Colombano  “celta di dimensione europea “ è stata preziosissima in quanto  era portatore di una autentica  ed originale conoscenza del “Latino”.
Ciò si deve al fatto che l’Irlanda rimase per qualche secolo quasi isolata dal contesto europeo  degli inizi del primo millennio.
Presso le nostre sedi di cultura il “Latino” si era già un poco “inquinato” con l’arrivo dei “barbari” e quindi si erano già poste le basi degli attuali dialetti tanto cari alla Lega.
Scherzi della Storia, quella Vera.
Cordialità e buon lavoro.
MARIO SUPERTI
CREMONA

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