Il Sindaco di Crema ha fatto sapere alla città che la SCCA, la Società del Teleriscaldamento,
ha un debito verso il Comune di oltre 250 mila euro.
Nel ringraziare per questa informazione che assume il valore di un atto di trasparenza,abbiamo anche
l’obbligo di commentare questa notizia.
Certo la prima reazione negativa è relativa al fatto che SCCA pare voglia assolvere al pagamento del
debito tramite la rateizzazione, cioè non versando subito la cifra dovuta, il tutto proprio nel momento
in cui il Comune sta predisponendo il suo Bilancio fatto di tagli e di aumenti.
Ma qui abbiamo anche una domanda da fare: perché le altre Imprese versano gli oneri per l’occupazione
del suolo pubblico all’inizio e durante l’esecuzione di ogni singolo lavoro mentre alla SCCA è stato
concesso di cumulare un debito di questa portata?
Ma l’altra, e più preoccupata, reazione che ogni singolo cittadino può avere è la seguente: perché la Società non riesce a pagare il suo debito? Perché evidentemente ha un bilancio in sofferenza, e come mai una società che dovrebbe produrre utili ha un bilancio in rosso, nonostante tutte le agevolazioni avute dall’Amministrazione Comunale?
Noi di SEL, per i pochi dati che abbiamo a disposizione, sappiamo che da quando si è insediato il gruppetto degli amici di Beretta, che controlla anche SCS Servizi Locali e SCRP, la Società ha stravolto il piano industriale avvantaggiando esclusivamente il socio privato, ha lavorato malissimo nella promozione del servizio, ha rinunciato ad avere utili per i lavori di realizzazione della rete e ha affidato vari milioni di lavori senza una adeguata gara e di conseguenza perdendo i ribassi che avrebbero diminuito i suoi debiti.
I nodi vengono al pettine e noi ne siamo molto preoccupati, anche perché lo stesso gruppetto è quello che vorrebbe gestire la Newco, la nuova società per i rifiuti.
Franco Bordo
Consigliere Comunale di SEL
Crema, 07/01/2012