«Oggi, 24 febbraio, una delegazione di Associazioni nazionali e Sindaci delle province di Cremona e Parma, dopo aver in più occasioni scritto al Ministro Delrio per ottenerne un incontro, si è recata presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per essere ricevuta dal Ministro o da un Sottosegretario, al fine di illustrare le proprie richieste in merito all’opportunità che il progetto del corridoio autostradale TiBre venga sostituito da quello ferroviario»: così Franco Bordo, Deputato di Sinistra Italiana.
«La delegazione è invece stata ricevuta dal capo delle segreteria tecnica e dal direttore generale dei servizi di vigilanza delle concessioni autostradali, che, nel colloquio, hanno voluto bollare la proposta come “complessa e suggestiva”», prosegue il parlamentare. «Rilevo, con estrema gravità, che mi è stato impedito l’ingresso insieme alla delegazione; infatti la Segreteria del Ministro ha dato tale disposizione al servizio di sicurezza del Ministero. Nel merito voglio segnalare la decisa presa di posizione del Presidente del Gruppo Sinistra Italiana, on. Arturo Scotto, che, in sede di Capigruppo, ha segnalato l’accaduto alla Presidente Boldrini, che chiederà spiegazioni al Ministro. Inoltre Scotto, in una lettera indirizzata a Delrio, segnala come tale deprecabile comportamento denoti la mancanza di volontà di un confronto politico. Infatti la questione non è tecnica, ma si tratta di una scelta squisitamente politica: significa discutere l’opportunità di un’opera, quella del TiBre autostradale, che va in direzione contraria rispetto alle richieste europee di spostare il 50% di traffico merci su ferro e acqua, quando noi siamo ancora al 9% contro l’81% di trasporto su gomma», aggiunge Bordo.
«Per Sinistra Italiana il nodo di un nuovo modo di trasportare le merci in Italia è cruciale per lo sviluppo del nostro Paese, il lavoro, l’ambiente, la cura dei territori. Dispiace che non si vogliano davvero affrontare le problematiche che sono, nei fatti, risolvibili e maggiormente sostenibili da un punto di vista economico e ambientale. A maggior ragione ora diventa necessaria e urgente la trattazione della Risoluzione presentata in Commissione Trasporti», conclude Franco Bordo.
