Martedì, 14 maggio 2024 - ore 23.02

TORNA IL ''GO SLOW 2020''

QUANDO LA MOBILITÀ DOLCE E PROGETTI DI TURISMO SOSTENIBILE MERITANO UN PREMIO

| Scritto da Redazione
TORNA IL ''GO SLOW 2020''

Ultime due settimane per candidarsi al Premio Go Slow 2020 che, giunto alla ottava edizione, rappresenta ormai un punto fermo nel far conoscere i progetti e gli studi di fattibilità in Italia per la valorizzazione del paesaggio culturale, diffondendo la cultura della mobilità dolce.

La cerimonia di premiazione si terrà il 5 novembre a Roma, nella sede dell'ENIT che patrocina il Premio, suddiviso in tre categorie: opere realizzate; progetti in fase di realizzazione e processi partecipativi; analisi di impatto e studi di fattibilità.

Ci si candida entro il 30 luglio 2020.

Il Premio è inserito e ospitato all'interno del meeting annuale “All routes lead to Rome”, organizzato a Roma dal 23 ottobre all'8 novembre da SIMTUR (Società Italiana professionisti mobilità e turismo sostenibile), partner di Co.Mo.Do., che il premio lo ha ideato nel 2006, con l'Associazione Go Slow Social Club.

Il Premio è rivolto a Comuni, Unioni di Comuni, Regioni, Province, Parchi e Aree protette, Enti di governance di itinerari, rotte, cammini e ciclovie, Studi di Architettura e Urbanistica, Fondazioni, Comitati che si distinguono per visione e qualità progettuali, traghettando luoghi e destinazioni verso forme di mobilità lenta e infrastrutture leggere per le comunità e i viaggiatori che cercano luoghi di vacanza car free, accoglienti e che sappiano offrire ospitalità di valore. Anche per il 2020, la segreteria organizzativa e scientifica del Premio Go Slow 2020, è a cura della Cooperazione Internazionale Mediterranean Pearls che lavora nel bacino del Mediterraneo transeuropeo, per progettare destinazioni ecosostenibili.

Il Premio sostiene l'esigenza di una visione comune del nostro “essere Paese”: un piccolo lembo di terra, cerniera tra l'Europa e il Mediterraneo, su cui si è accumulata nei secoli una straordinaria varietà di storie umane che hanno lasciato tracce indelebili, numerose e diverse, che sono diventate paesaggi, tradizioni, culture e opere d'arte, con esperienze di comunità che sono diventate città, paesi, borghi e villaggi, da riconnettere con la mobilità dolce, in modalità collettiva e condivisa.

Il regolamento su come proporre un progetto di rigenerazione urbana, di turismo ferroviario, di cicloturismo, di bioagricoltura slow, di rotte, cammini e ciclovie è disponibile qui. 

FONTE (aise) 

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