Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 23.05

Tra le cime delle Orobie appare un “Nido di Pietra”

Domenica 18 settembre alle ore 15 al Rifugio Curò sulle alpi Orobie inaugura il “Nido di Pietra” di Marta Petteni, giovane architetto che ha visto premiare la sua opera nell’ambito di Sentieri Creativi 2016, l’iniziativa giunta alla sesta edizione promossa dal Comune di Bergamo in collaborazione con il Club Alpino Italiano e l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo e con il patrocinio del Comune di Valbondione e del Parco delle Orobie Bergamasche. L’iniziativa è sostenuta da Regione Lombardia, L’Eco di Bergamo, dalla rivista Orobie, Coop Lombardia e UBI Banca Popolare di Bergamo.

| Scritto da Redazione
Tra le cime delle Orobie appare un “Nido di Pietra” Tra le cime delle Orobie appare un “Nido di Pietra”

Domenica 18 settembre alle ore 15 al Rifugio Curò sulle alpi Orobie inaugura il “Nido di Pietra” di Marta Petteni, giovane architetto che ha visto premiare la sua opera nell’ambito di Sentieri Creativi 2016, l’iniziativa giunta alla sesta edizione promossa dal Comune di Bergamo in collaborazione con il Club Alpino Italiano e l’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo e con il patrocinio del Comune di Valbondione e del Parco delle Orobie Bergamasche. L’iniziativa è sostenuta da Regione Lombardia, L’Eco di Bergamo, dalla rivista Orobie, Coop Lombardia e UBI Banca Popolare di Bergamo.

Dopo i cinque giorni di residenza artistica passati tra le fantastiche location dell’ostello al Curò e delle Alpi Orobie e la mostra collettiva allo Spazio Polaresco, è arrivato il momento di tornare in quota per inaugurare l’opera di Marta Petteni, giovane architetto che per la prima volta si è cimentata con i grandi spazi aperti e le intemperie della montagna. Il suo Nido di pietra è un Luogo dentro un Luogo, una struttura circolare realizzata con pietre locali disposte a secco che vuole essere completamento naturale della conca che la accoglie. Uno spazio fruibile da tutti e per tutti, che inviti al riposo, alla contemplazione, al silenzio ma anche alla socializzazione e all'incontro. Sulle pareti del nido gli otto “consigli” incisi nella roccia diventano preziosi suggerimenti per stare nel nido e viverlo in tutte le sue forme: ascoltare, osservare, sognare, contemplare, accogliere, respirare, crescere, percepire.

Entusiasmo da parte di Piermario Marcolin, presidente Club Alpino Italiano Sezione e Sottozioni di Bergamo: ”Sentieri Creativi è ormai un appuntamento fisso per gli appassionati di montagna e arte. Quello che mi ha piacevolmente stupito in quest’edizione è lo spirito di collaborazione che i ragazzi hanno dimostrato, sia durante la residenza all’Ostello del Curò, sia nei giorni successivi per la realizzazione dei singoli progetti. Il confronto, l’ascolto e l’entusiasmo di questi artisti ci dimostra che la montagna è il luogo dove è ancora possibile stupirsi. Speriamo che tutto questo possa essere colto attraverso Nido di Pietra”.

Secondo l’Assessore alle Politiche giovanili del Comune di Bergamo, Maria Carolina Marchesi, “la realizzazione di Sentieri Creativi è complessa perché richiede ai giovani artisti di misurarsi con la natura e i suoi spazi, di trovare la giusta dimensione per una presenza che non sia didascalica, ma nemmeno poco rispettosa del contesto e, al tempo stesso, di ingegnarsi a trovare soluzioni logistiche e di allestimento adatte al particolare scenario in cui l'opera d'arte è esposta. Penso che la prima opera di questa nuova fase di Sentieri Creativi colga nel segno. La speranza è quella che i fruitori di “Nido di Pietra” riescano a percepire i preziosi consigli che l’artista ha inciso sulla pietra”.

Il progetto “Sentieri creativi” costituisce un valore aggiunto per il territorio di Valbondione,” sottolinea Sonia Simoncelli sindaco di Valbondionecontribuisce ad esaltare il paesaggio montano attraverso la creatività dei giovani. Un’azione coraggiosa e difficilissima se conosciamo il contesto. Identità cultura, ambiente, storia e presenza dell'uomo sono gli elementi che contraddistinguono e formano un paesaggio. La percezione che abbiamo dei luoghi è soggettiva e deriva dall’insieme degli elementi che li formano. L’opera che Marta ha realizzato sa trasmettere emozioni tali da esaltare e valorizzare lo straordinario paesaggio che deriva da un equilibrio fragilissimo tra ambiente e azione antropica

Per informazioni:

www.giovani.bg.it

 

Fonte comune di Bergamo

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