Riordino delle Province: la Direzione provinciale UDC favorevole a macro aree di realtà omogenee.
La Direzione provinciale dell’UDC allargata agli amministratori comunali ha affrontato la questione del riordino delle Province. Un provvedimento legislativo che desta non poche perplessità riguardo ai benefici che ricadranno sui cittadini e sull’effettivo risparmio di costi. – dichiara il Segretario provinciale dell’UDC Giuseppe Trespidi – Le proposte di riordino dovranno tenere conto dello scopo principale nel quale è stata concepita la “riforma” ovvero nell’ambito del riordino e della riduzione della spesa pubblica. Ora, fermo restando che non sono ipotizzabili scorpori di porzioni di territori provinciali da accorpare ad altri, se si vogliono migliorare i risultati economici e gestionali anche delle Province che hanno i parametri minimi previsti dalla legge per essere salvate occorre che anch’esse non vengano escluse dal processo di riordino. Naturalmente le ipotesi di macro province che la Direzione dell’UDC provinciale propone non devono prescindere dalla loro omogeneità, dal contesto sociale ed economico nonché dalla reale possibilità di miglioramento dei servizi e delle funzioni che rimarranno in capo alle future Province.
In questo contesto – prosegue Trespidi – una macro area ottimale che da Mantova passa per Cremona, Lodi e arriva a Pavia secondo l’UDC potrebbe rispondere alla necessità che hanno queste realtà abbastanza omogenee di costituire un’area importante sotto diversi profili a partire dal settore agro alimentare. Una macro area così concepita corrisponde a 1.555.010 abitanti, ad una superficie territoriale di 5.518 km e a 436 Comuni,. Più o meno si creerebbe una situazione di molto vicina a quella attuale della provincia di Brescia che ha: 1.256.025 abitanti, 4.785 Km di superficie e 206 Comuni. Se, invece, si ripiega mettendo Mantova con Cremona e Lodi si costituisce una entità di 1.006.703 abitanti, 4.890 km di superficie e di 246 Comuni. Cremona con Lodi, invece, gli abitanti sarebbero 591.261 abitanti, 2.553 km la superficie e 176 i Comuni.
Modificando in modo poco significativo la situazione esistente si rimarrebbe nel “piccolo è bello” ma pensiamo che non raggiungeremmo gli scopi che ogni coalizione politica si era posta nel momento in cui aveva messo nel suo programma elettorale l’abolizione delle Province (PdL + Lega; Pd + IdV e UDC).
La legge di riordino delle Province non prevede più l'elezione diretta del Presidente della provincia e dei Consiglieri ma è prevista una elezione di secondo grado dei soli Consiglieri provinciali fatta tra e dai Sindaci e dai Consiglieri comunali della circoscrizione provinciale. Il Presidente della Provincia sarà eletto dai e tra i futuri Consiglieri provinciali. La governabilità di questi Enti riordinati con la nuova modalità di elezione del Presidente della Provincia e dei Consiglieri provinciali è troppo debole per cui proporremo che ci sia ancora l’elezione diretta del Presidente e dei Consiglieri.
Altro capitolo – conclude Trespidi – riguarda le risorse che serviranno per gestire le competenze rimaste riguardanti gli edifici delle scuole superiori e la manutenzione delle strade da dove arriveranno? Infine un’altra grande questione sarà il come si riordinano e si trasferiscono gli uffici, il personale e il tipo di comunicazione oggi in atto in ciascuna realtà.
L’UDC confronterà queste sue proposte con i destinatari dei provvedimenti. Ai primi di settembre è previsto un ulteriore incontro con gli amici dell’UDC di Lodi, Mantova e Pavia.
Cremona 01 settembre 2012
Giuseppe Trespidi
Segretario Provinciale UDC Cremona
Cell. 335/8306343 - E-mail g.trespidi@gmail.com
Anche l'On Luciano Pizzetti della stessa opinione.
Vedi link qui
https://www.welfarenetwork.it/province-e-tribunale-crema--pizzetti-non-demorde-20120901/
