Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 01.30

Un bresciamo candidato al parlamento nella circoscrizione Europa

| Scritto da Redazione
Un bresciamo candidato al parlamento nella circoscrizione Europa

INTERVISTA A ROBERTO SERRA – UN  BRESCIANO CANDIDATO AL PARLAMENTO NELLA CIRCOSCRIZIONE EUROPA
Roberto Serra ,bresciano residente in Lusseburgo è l'altro candidato
lombardo  per il Parlamento Italiano nella Circoscrizione Europea, assieme
ad Emilia Sina  del Pd Svizzero.  Entrambi sono per un rinnovamento delle
rappresentanze poltiche all'estero e sostenitori di Ambrosoli per le
elezioni regionali in Lombardia.

Quali sono le motivazioni che l' hanno spinta a candidarsi?

Sostanzialmente tre. Primo. Il forte desiderio di ridare dignità alla
politica come “arte” di coltivare il bene comune. Veniamo da un lungo
periodo di egoismo non solo economico, ma anche culturale. Per molto, troppo
tempo, ci è stato spiegato che la politica era qualcosa di succedaneo
all’economia e che cio’ che era piu’ importante era l’interesse individuale.
Dobbiamo rimettere al centro una politica onesta che abbia come solo fine
quello di perseguire il bene di tutti. Secondo. Il mio interesse per non
dire amore per quell’Italia oltre l’Italia che ho conosciuto e continuo a
conoscere nella mia vita di residente in Lussemburgo, cuore culturale e
linguistico d’Europa. Desidero dare voce a questa Italia che non poztrà che
assumere un ruolo sempre piu’ rilevante in un mondo e in un’Europa sempre
piu’ piccole. Terzo. Credo nel progetto del PD e nell’idea di Paese che il
mio Partito ha saputo mettere in campo. Un Paese piu’ giusto, piu’ solidale,
piu’ attento a chi ha meno e, nel medesimo tempo, capace di coniugare merito
e opportunità per tutti. Il PD, che E’ il Partito degli Italiani all’Estero,
rappresenta l’unica vera opportunità per questo Paese di ritrovare se stesso
e crescere.

2) Quali sono le riforme e le azioni di governo che secondo lei occorrerebbe
fare in Italia per affrontare la crisi, in primis quella del lavoro?
Una vera, seria, organizzata lotta all’evasione fiscale. I controlli ex-post
vanno bene, ma bisogna, una volta per tutte, tentare di estirpare questo
problema alla radice. Si libererebbero risorse che, certamente, non
costituirebbero la soluzione alla crisi economica, ma che potrebbero essere
destinate ad azioni o provvedimenti di equità e solidarietà sociale. Una
sensibile e tangibile defiscalizzazione di alcuni oneri legati al costo del
lavoro per le imprese che investono in formazione e ricerca. Soprattutto in
ambito ambientale. Liberare risorse – ferme nelle casse dei comuni ma
intoccabili causa patto di stabilità – per l’edilizia di ristrutturazione e
riqualificazione di palazzi, centri storici, luoghi di attrazione turistica.
Ambiente e turismo sono, per l’Italia, due riserve di posti di lavoro non
sufficientemente valorizzate. Infine, la disoccupazione non va piu’ vista
come un problema solo nazionale. Essa è un problema che va affrontato sul
piano europeo, garantendo piu’ mobilità lavorativa ai cittadini residenti
nell’UE, facilitando e armonizzando le pratiche di cambio di residenza e
assunzione di personale.

3) Qual' e' la sua opinione sull Europa e sul ruolo dell Italia? In
particolare cosa ne pensa delle politiche monetarie della Germania e del
ruolo del sistema finanziario e bancario europeo?
Le politiche italiane – come quelle di qualsiasi altro paese dell’Unione –
sono sempre piu’ politiche europee. E la politica dell’UE o quella di altri
stati dell’Unione non va piu’ considerata politica estera ma politica
interna. I futuri parlamentari italiani saranno, in qualche modo, anche
parlamentari europei. L’Italia deve rinvigorire la propria vocazione
europeista e lavorare per ridare al’Europa la propria vocazione di
continente pacifico, con un welfare solidale, ricco di lingue e culture ma
unito politicamente e non solo monetariamente. La Germania è un paese amico
che esprime democraticamente la propria visione sui problemi dell’UE e sulle
ricette per uscirne. Insieme a questo la Germania deve capire che la sua
economia è parte dell’economia dell’UE e che l’uscita dalla crisi,
specialmente di paesi come la Grecia, la Spagna e, con le proprie
specificità, l’Italia non puo’ passare solo da una rigida politica di
“assenza di indebitamento” e di puro rigore. La politica dovrebbe essere
piu’ forte e governare un sistema bancario troppo poco solidale nonostante
l’immensa liquidità riversata dalla BCE negli ultimi anni.

4) Quali iniziative ritiene si debbano adottare per le nostre Comunita' all
estero? In particolare per i giovani quali sono le sue proposte?
Trovare risorse per incentivare l’insegnamento e la diffusione della lingua
italiana. Come? Rivedendo al ribasso le esosissime spese di rappresentanza
delle nostre rappresentanze diplomatiche. I Patronati devono rilanciare il
proprio ruolo di segretariato sociale anche rivolgendosi a una popolazione
piu’ giovane che ha ripreso a emigrare e necessita, una volta giunta nel
paese di destinazione, di sostegno iniziale e orientamento. Dopo i tristi
anni del governo berlusconiano, l’Italia deve riprendere attenzione
interesse verso questa immensa risorsa costituita dagli Italiani residenti
all’Estero

5) Lei e' di origine bresciana. Ci dia una opinione sulle elezioni regionali
lombarde viste dall estero?
Mi auguro che i lombardi capiscano che è venuto il momento di girare pagina
dopo il ventennio formigoniano. Ambrosoli è una persona perbene, slegata da
potentati e lobbies economiche, attento a una Lombardia piu’ solidale,
aperta e serena. La classe dirigente lombarda berlusconiano-leghista ha
espresso il peggio e non ha saputo valorizzare le mille risorse
imprenditoriali  e sociali tipiche di questa bellissima regione.


CHI E’ ?

Roberto Serra è nato a Rovato in provincia di Brescia, figlio e nipote di
piccoli artigiani .Laureato nel 1991 in pedagogia presso l'Università di
Verona, ha lavorato  presso diverse scuole medie statali della zona e nel
mondo della cooperazione sociale come pedagogista, formatore e
amministratore di cooperative. Nel 2001 si è trasferito prima a Bruxelles
poi in Lussemburgo dove ha iniziato a lavorare come direttore del nido
aziendale in una delle istituzioni europee presenti nel Granducato.
Iscrittosi  nel 2001 ai DS di Lussemburgo ne è diventato segretario
nazionale nel 2004 , aderendo anche all'LSAP (il Partito Socialista Operaio
Lussemburghese. Sempre nello stesso anno ha concluso  un master biennale in
direzione e gestione delle risorse umane ,Nel 2008 ha contribuito a far
nascere il PD in Lussemburgo , Attualmente lavora come Human Resources
Manager presso una ditta americana operante nel settore tecnologico.

Intervista a cura del Portale dei Lombardi nel Mondo
www.lombardinelmondo.org


www.mantovaninelmondo.eu

1020 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria