Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 18.07

Vaccino, perchè il Regno Unito è ''arrivato prima''?

Perché il Regno Unito è arrivato prima dell’UE sul vaccino per il COVID-19? La procedura di autorizzazione è differente e, secondo l’EMA, più sicura.

| Scritto da Redazione
Vaccino, perchè il Regno Unito è ''arrivato prima''?

Il Regno Unito potrà iniziare presto a somministrare ai suoi cittadini le prime dosi del vaccino per il COVID-19 messo a punto Pfizer/BioNTech e il solito Matteo Salvini, pronto a fare polemiche spesso senza alcuna base reale, è andato all’attacco dell’UE e del governo italiano per questo presunto ritardo rispetto alla Gran Bretagna.

Come spesso accade, però, c’è una spiegazione semplice e razionale: l’Agenzia regolatrice inglese dei farmaci (MHRA) ha dato il via libera all’utilizzo del vaccino con una procedura autorizzativa d’emergenza, una vera e propria autorizzazione temporanea che l’MHRA revisionerà ciclicamente in corso d’opera, man mano che i nuovi dati saranno disponibili.

L’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) punta invece ad un approccio diverso, un’autorizzazione definitiva sulla base dell’intero piano produttivo del vaccino. Una volta che arriverà il via libera, insomma, ci saranno ben più certezze sul vaccino che sarà somministrato ai cittadini dell’Unione Europea, inclusi noi italiani.

Dopo il modo pessimo in cui Johnson ha gestito la pandemia fin dall’inizio, questo passo segna sicuramente un punto a suo favore agli occhi dell’opinione pubblica e, a quanto pare, anche della destra italiana.

Dopo le critiche mosse nei confronti delle tempistiche dell’EMA per il via libera al primo vaccino, l’Agenzia Europea del Farmaco ha diffuso una nota per precisare che la procedura di approvazione adottata è più appropriata di quella di emergenza del Regno Unito, basata su più dati e con più controlli.

Un portavoce della Commissione Europea ha dichiarato a Reuters che la procedura dell’EMA è “il meccanismo di regolamentazione più efficiente per dare a tutti i cittadini UE l’accesso ad una vaccino sicuro ed efficace“.

L’EMA ha iniziato ad analizzare i dati preliminari dei test eseguiti da Pfizer il 6 ottobre scorso con una procedura di emergenza, mentre l’Agenzia regolatrice inglese dei farmaci ha avviato la stessa procedura il 30 ottobre, quasi un mese dopo.

La decisione finale verrà presa entro il 29 dicembre prossimo e la distribuzione delle prime dosi dovrebbe arrivare nei giorni successivi.

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