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Via Protti.Il gruppo del PD spiazzato | A. Manfredini

| Scritto da Redazione
Via Protti.Il gruppo del PD spiazzato | A. Manfredini

Via Protti, Alessia Manfredini precisa: “Nel gruppo del Pd non ci fu discussione, la segreteria provinciale non è entrata nel merito: io ero per il no o al massimo per l’astensione”
“Molti nel gruppo del Pd si sono trovati spiazzati e avrebbero preferito prudenza e una scelta condivisa” spiega Alessia Manfredini. Il voto in commissione toponomastica da parte di Daniele Bonali ed Elena Guerreschi (un sì condizionato all’intitolazione di una via ad Aldo Protti, il Rigoletto fascista) torna a far discutere, dopo i fischi del 25 aprile al sindaco Perri e al presidente della Provincia Salini, dopo la concessione del Cittanova a Forza Nuova, le forzature autoritarie sulla riforma del servizio idrico integrato e altre scelte contestate, come il forte incremento della pressione fiscale in città. Quando la crisi economica fa soffrire, le sensibilità si ridestano, se mai si erano sopite. Il 25 aprile di quest’anno poi ha mostrato una divisione lacerante. Mai come quest’anno i nostalgici hanno presentato segni di lutto e corone di fiori funebri in occasione della Festa di Liberazione.

E a Cremona Deo Fogliazza ribadisce la tesi del Rigoletto rastrellatore di partigiani. Chi cantava “Partigiani, vil razza dannata” in Valle Susa? Deo fa notare che nel libro del padre Enrico detto Kiro i documenti ci sono: Protti era nella zona dei partigiani cremonesi, ivi mandato da Farinacci sicuramente per un motivo. E Rigoletto faceva parte della guardia nazionale di Salò.

Ma Daniele Bonali sostiene di aver votato sì con consenso del segretario provinciale Titta Magnoli.

Alessia Manfredini da un lato rivendica coerenza: “Noi, con la giunta Corada, avevamo votato tutti contro a un odg proposto dalla De Bona”, chiarisce che “molti, si sono trovati spiazzati e avrebbero preferito prudenza e una scelta condivisa” sul voto riguardo via Protti. E precisa che:

“nel gruppo consiliare del Pd non ci fu una discussione sull’odg della commissione toponomastica e perciò non si ottenne una sintesi o un accordo sul voto poi dato nella commissione.

La segreteria provinciale del Pd non é entrata nel merito di questa decisione.

Personalmente avrei preferito un voto contrario o al massimo di astensione”.

Alessia Manfredini
Consigliere comunale Pd

Si può rammentare che l’Anpi chiese a Bonali e Guerreschi di ritirare il voto positivo sul baritono fascista, che intonava “nemico della patria” (Andrea Chenier) con un tono tutto particolare.
Il presidente della commissione toponomastica di allora Giovanni Borsella sarà pure un simpatico brontolone dell’Udc, ma la democrazia, grazie alla quale possiamo criticarci a vicenda ma anche combinare qualcosa di carino insieme, è fondata sull’antifascismo e la negazione di qualunque forma autoritaria o dittatoriale. Aut-aut. Per una volta bisogna scegliere ed essere contro qualcosa. Forse durante il dibattito su via Protti non si pensava a una recrudescenza dei neofascismi e neonazismi in Italia e in Europa. L’argomento, però, torna vivace, legato ad altri.
p.z.

Trasmesso Da cremonademocratica • 1 maggio 2012 •

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