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1° maggio, apertura ai turisti di S. Sigismondo

Celebrazione Solenne di Mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia

| Scritto da Redazione
1° maggio, apertura ai turisti di S. Sigismondo

Come è ormai consuetudine il 1° maggio, memoria liturgica di san Sigismondo, l’omonimo complesso situato a Cremona in piazza Bianca Maria Visconti, aprirà le proprie porte ai cremonesi e ai turisti. L’accesso al coro della chiesa, al chiostro e all’attiguo refettorio sarà possibile dalle 9 alle 10.30 e dalle 14 alle 17.30, con visite guidate ogni mezz’ora con partenza dall’ingresso del chiostro. Per quanto riguarda gli appuntamenti di carattere liturgico, alle 11 in chiesa si terrà la solenne Eucaristia presieduta da mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia, amico di lunga data della comunità monastica guidata da madre Maria Caterina Aliani. Alle 18, il cappellano, don Daniele Piazzi, presiederà il canto dei Vespri. Sarà l’Associazione “Amici del Monastero di S. Sigismondo” a promuovere le visite al grande complesso monumentale (offerta libera) con guide qualificate: «Un sentito ringraziamento va a questa giovane ma attiva Associazione – spiega don Daniele Piazzi – per avere sostenuto la spesa dell’acquisto dei tappeti riscaldanti, che si sono rivelati utili per attenuare il rigore della chiesa nei mesi invernali, soluzione gradita ai fedeli che frequentano S. Sigismondo. Ora sono stati rimossi per consentire al pavimento di “respirare” nei mesi estivi ed evitare condense e muffe; saranno riposizionati il prossimo autunno». La prossima apertura al pubblico del complesso monastico avrà luogo la terza domenica di settembre, nell’anniversario della dedicazione della chiesa. Negli altri giorni dell’anno la chiesa è sempre aperta dalle 6.45 alle 12 e dalle 15 alle 18.30. Volantini informativi in quattro lingue possono essere reperiti presso l’Ufficio Turistico Provinciale in Piazza del Comune o sul sito internet www.diocesidicremona.it/monasterodomenicano. 

Mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia

Mons. Ghizzoni è nato a Cognento (comune di Campagnola, in provincia di Reggio Emilia) il 3 aprile 1955. È entrato nel seminario minore di Reggio Emilia e ha frequentato gli studi classici al liceo pubblico cittadino. Dopo l’esame di maturità ha seguito i corsi presso lo studio teologico interdiocesano, conseguendo il baccellierato. È diventato sacerdote il 14 settembre 1979. Dopo l’ordinazione ha proseguito gli studi alla Pontificia Università Gregoriana, ottenendo la licenza in Diritto canonico e in Psicologia. Rientrato in diocesi nel 1984, ha assunto l’insegnamento di Diritto canonico nel seminario diocesano di Reggio Emilia e di Psicologia nell’Istituto di Scienze Religiose della stessa città. Dal 1984 al 1994 ha ricoperto anche l’incarico di vice cancelliere in Curia e, dal 1986 al 1996, quello di direttore del Servizio diocesano vocazioni. È stato anche difensore del vincolo nelle cause matrimoniali del tribunale ecclesiastico e docente all’Istituto Superiore per Formatori sponsorizzato dalla Pontifìcia Università Gregoriana. Nel 1992 la nomina a vice direttore del Centro Nazionale Vocazioni e nel 1994 la promozione a rettore del seminario vescovile di Reggio Emilia. Eletto alla sede titolare vescovile di Ottana e nominato ausiliare del vescovo di Reggio Emilia-Guastalla il 17 febbraio 2006, ha ricevuto l’ordinazione il 29 aprile 2006, solennità del primo miracolo della Beata Vergine della Ghiara.

Il 17 novembre 2012 è stato nominato vescovo dell’archidiocesi di Ravenna-Cervia, di cui ha preso possesso canonico il 20 gennaio 2013.

La chiesa di San Sigismondo

L’attuale chiesa di S. Sigismondo sorge sull’area di una chiesa precedente nella quale si sposarono il 25 ottobre 1441 Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, duca di Milano. Circa venti anni dopo, il 20 giugno 1463, a ricordo del matrimonio che ha unito le casate dei Visconti e degli Sforza, Bianca Maria fa iniziare la costruzione dell’attuale chiesa, con annesso monastero, affidato dal 1461 ai monaci Girolamini. Soppresso il monastero alla fine del XVIII secolo, la chiesa divenne parrocchiale. Dal 2007 è tornata chiesa monastica e vede la presenza di una comunità di monache domenicane.

Agiografia di san Sigismondo

San Sigismondo, re dei Burgundi, fu educato nel cristianesimo ariano, che negava la divinità di Gesù. Ben presto si convertì al cattolicesimo, grazie all’influsso che ebbe su di lui sant’Avito, vescovo di Vienne. Animato da grande zelo per la Chiesa, fondò nel 515 ad Agauno (oggi in Svizzera) un monastero, presso il sepolcro del martire Maurizio e dei suoi compagni, perché i monaci vi praticassero la laus perennis, la recita ininterrotta del salterio giorno e notte. Dopo la morte della prima moglie, a causa di intrighi di corte e false informazioni, si lasciò trasportare a condannare a morte il suo figlio primogenito, Sigerico. Pentitosi, si ritirò a vita solitaria e penitente nel Verossaz, vicino all’abbazia che aveva fondato. Ben presto, però, i suoi nemici lo trovano e, portato a Orléans, fu ucciso insieme ai figli Giscaldo e Gondebaldo il 1 maggio del 524. Il suo corpo e quello dei figli fu portato nell’abbazia che aveva fondato. Nel 1365, l’imperatore Carlo IV fece traslare parte del corpo del Santo nella cattedrale di Praga.

 

Fonte: Diocesi di Cremona

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