Martedì, 30 aprile 2024 - ore 16.03

Contenzioso medico-legale, il 12 febbraio sciopero delle sale parto.

| Scritto da Redazione
Contenzioso medico-legale, il 12 febbraio sciopero delle sale parto.

E’ stato proclamato lo sciopero delle sale-parto per il giorno 12 febbraio 2013, dalla Fesmed (Federazione Sindacale Medici Dirigenti), Aogoi, Sigo, Agui ed i chirurghi dell’Acoi, al quale hanno aderito anche i ginecologi dell’Agite e le ostetriche dell’AIO (Associazione Italiana di  Ostetricia) .

Le motivazioni che sottendono alla protesta sono condivise anche dalla FNCO (Federazione Nazionale Collegi Ostetriche).

Il collegio delle Ostetriche della Provincia di Cremona vuole rendere note, nello specifico, queste motivazioni.

“Il boom dei contenziosi medico-legali in ostetricia, ed il disagio espresso dai promotori dello sciopero, è un fenomeno che ci coinvolge sempre più.

Nelle aule dei tribunali viene sovente  fatto richiamo all’autonomia ed alla responsabilità dell’ostetrica ,la quale si trova a rispondere direttamente del suo operato sia come componente dell’équipe sanitaria sia singolarmente.

La questione del contenzioso medico-legale nell'ambito dell'assistenza ostetrica diviene particolarmente complessa e richiede un approccio diverso che tenga in considerazione sia le peculiarità di questo ambito, sia la natura del rischio ostetrico, che nonostante il progresso scientifico e tecnologico rimane per una certa parte incomprimibile.

Il problema non può essere affrontato solo dal punto di vista assicurativo e richiede interventi diversificati verso i fattori e le condizioni che concorrono ad implementarlo. Occorrono politiche proattive volte a migliorare il clima interno alle organizzazioni, i processi di comunicazione e le relazioni fra gli operatori, professionisti ed utenti. È necessario assicurare un'adeguata presa in carico delle mamme e dei loro bambini durante tutto il percorso nascita in modo che ci sia un loro reale e consapevole coinvolgimento nei processi decisionali e nella valutazione dei rischi e dei benefici. Tutto ciò potrà avvenire solo attraverso un processo globale di innovazione culturale, organizzativa e gestionale delle cure ostetriche.

La FNCO ha sempre sostenuto la necessità di separare il percorso fisiologico da quello patologico della nascita, con il duplice obiettivo di migliorare l’appropriatezza delle cure e di abbattere i costi connessi all'eccessiva medicalizzazione, ed auspica che i referenti politici ed istituzionali, continuamente sollecitati, decidano di intervenire per assicurare alle future mamme cure adeguate agli effettivi livelli di necessità.

Per quanto ci riguarda, dunque, il futuro Governo non potrà esimersi dal fornire chiare indicazioni e soluzioni adeguate in materia di:

1. riordino dei punti nascita con distinzione dei percorsi fisiologici (con il potenziamento dell’autonomia delle ostetriche nella presa in carico della diade madre/feto durante la gravidanza, il parto ed il puerperio fisiologici e del neonato sano come peraltro sostenuto anche dalle direttive europee) da quelli patologici (competenza dei medici specialisti con i quali collaborano le ostetriche come prevede il proprio ambito di attività)

2. condotta proattiva nell’organizzazione delle attività ostetriche e mediche rispetto alla corretta gestione del rischio clinico;

3. responsabilità professionale sanitaria;

4. revisione delle competenze avanzate dell’ostetrica, anche in funzione di una imprescindibile definizione del rischio clinico.” FNCO

Per la categoria si tratta del primo sciopero nazionale, un’azione forte per richiedere a tutti i partiti impegnati nella competizione elettorale: la certezza del finanziamento per la sanità; l'impegno ad applicare immediatamente la riforma dei punti nascita, approvata due anni fa; la garanzia di misure incisive sulla responsabilità professionale in sanità.

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