I cittadini di Pizzale alzano la voce nei confronti del Commissario Prefettizio: dopo aver raccolto 240 firme e averle consegnate in Prefettura, si vedono negare l’assemblea pubblica da loro richiesta per far luce sulla vicenda riguardante la Laterizi Pastore e lo stallo in cui versa il Comune da ormai diversi mesi, da quando cioè si è dimessa l’Amministrazione Maggi per lasciare il posto al Commissario. Ma da allora poco o nulla è cambiato, anzi, il paese sembra ancora in pieno inverno amministrativo. «Ci siamo visti negare un sacrosanto diritto sancito dallo Statuto Comunale e dalle Leggi Statali in materia di trasparenza Amministrativa», spiega il gruppo di cittadini. «Ricordiamo gli articoli citati sulla lettera di richiesta inviata al Commissario: i cittadini singoli e associati possono avanzare istanze, petizioni e proposte agli organi del Comune, al fine di promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi. I cittadini di Pizzale chiedevano semplicemente questo. Invece ci è stato negato».
Il Presidente della Repubblica, il Legislatore, nonché le varie Amministrazioni si sforzano spesso di emanare leggi che siano a garanzia e a tutela dei diritti dei singoli, ma purtroppo spesso tali disposizioni vengono puntualmente disattese. Tutto questo lascia i cittadini promotori molto perplessi e amareggiati, ma nello stesso tempo li sprona ad andare avanti nelle sedi opportune per chiarire tutta la vicenda. «Noi vogliamo andare avanti fino in fondo, perché venga a galla la verità ,convinti sempre di più che questa sia la strada giusta per fare chiarezza per il bene di tutti», conclude il gruppo di cittadini responsabili.
A Pizzale il Commissario nega un’assemblea pubblica, cittadini imbufaliti
Non sono servite le 240 firme raccolte e portate in prefettura
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