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Bella Ciao, Cantiamola non solo il 25 Aprile, con consapevolezza e allegria | Paolo Bodini Già Sindaco di Cremona

Egregio direttore, ho imparato la canzone Bella ciao quando ho cominciato la mia attività di scout alla fine degli anni ’50 (allora si chiamava ASCI: Associazione Scout Cattolici Italiani).

| Scritto da Redazione
Bella Ciao, Cantiamola non solo il 25 Aprile, con consapevolezza e allegria | Paolo Bodini Già Sindaco di Cremona

Bella Ciao, Cantiamola non solo il 25 Aprile, con consapevolezza e allegria | Paolo Bodini Già Sindaco di Cremona

 Egregio direttore, ho imparato la canzone Bella ciao quando ho cominciato la mia attività di scout alla fine degli anni ’50 (allora si chiamava ASCI: Associazione Scout Cattolici Italiani).

Questa associazione, come tantissime altre, era stata soppressa durante gli anni del fascismo, e nel «Canzoniere degli scout», c’er ano diverse altre canzoni che inneggiavano alla ritrovata libertà, che ancora ben ricordo.

La cantavamo intorno al fuoco alla sera e nelle passeggiate insieme a tante altre. L’ho cantata con i miei figli nelle gite in montagna e nei rifugi, l’ho cantata in contesti internazionali con amici di varie parti del monto e anche in convegni medici nei momenti di relax, scoprendo quanto sia nota all’estero e quanto piaccia per la sua musica semplice e gradevole e per le sue parole che parlano al cuore di tutti gli uomini liberi.

È stata più recentemente declinata in mille versioni e in tantissime lingue ed è diventata, per chi ha la mente aperta, un simbolo dell’Italia libera, creativa e allegra.

C’è un solo e semplice modo per «sdoganarla» da parte di chi ancora pensa che sia un inno (solo) della sinistra: cantarla!

Chi non può cantarla è chi crede che il fascismo o i fascismi (cioè regimi non democratici e liberticidi, di ogni tipo e provenienza) siano auspicabili.

Ma costoro si pongono fuori dai nostri confini costituzionali, perché la nostra è una Costituzione basata giustamente sull’antifascismo e votata da tutte le forze politiche di centro, di sinistra e anche di destra liberale.

Solo in questo Bella ciao può essere divisiva: tra coloro che credono nella libertà e nella democrazia e quelli che sotto sotto, o neanche tanto, vogliono ancora l’uomo forte al comando.

Cantiamola dunque, non solo il 25 Aprile, con consapevolezza e allegria.

Paolo Bodini Già Sindaco di Cremona

30 aprile 2020

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