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Blitz presso lo stabilimento BASF di Roma in pieno centro abitato.

| Scritto da Redazione
Blitz presso lo stabilimento BASF di Roma in pieno centro abitato.

A seguito dell’azione dei Comitati di Quartiere e delle ripetute segnalazioni dei
Cittadini, la Polizia di Roma Capitale e gli ispettori dell’ARPA Lazio effettuano un blitz presso
lo stabilimento BASF di via di Salone, in pieno centro abitato.
Roma, 29 Maggio 2012: Dopo una sequenza impressionante di esposti, denunce e migliaia di
segnalazioni, petizioni e proteste da parte dei Cittadini nel corso degli ultimi dieci anni, i Comitati
dei Cittadini di Settecamini e Case Rosse apprendono dall’agenzia ANSA.it (rif. Allegato 1) che
stamattina “è scattato un blitz della polizia locale di Roma Capitale”, insieme a dieci ispettori
dell’ARPA Lazio, “per ispezionare lo stabilimento BASF” di via di Salone 245 e prelevare campioni
su cui “effettuare dei test per verificare la presenza di sostanze tossiche”. Sempre secondo
l’agenzia, “il blitz e' stato deciso in seguito alle denunce dei residenti contro gli odori
nauseabondi e le sostanze tossiche che sarebbero presenti nel territorio”, ultima in ordine di
tempo quella contenuta nell’esposto-querela presentato dai Comitati alla Procura della
Repubblica nel marzo scorso. I Comitati, in prima fila nella lotta impari tra i residenti nell’area e
la multinazionale BASF, prendono atto di questa azione congiunta da parte dell’ARPA e della
Polizia di Roma Capitale per l’Ambiente.

I Cittadini che risiedono o lavorano esposti ai rischi dalle attività di incenerimento di rifiuti tossici,
nocivi e pericolosi che hanno luogo presso l’inceneritore della BASF di via di Salone, da anni
vivono nella preoccupazione per la propria salute. I Comitati auspicano che quanto riscontrato
direttamente presso lo stabilimento BASF, insieme a quanto emergerà da ulteriori analisi che gli
ispettori dell’ARPA condurranno in piena autonomia, consenta di raccogliere elementi utili ed
innescare le contromisure necessarie a tutela della salute dei Cittadini.
Infatti, nel suo stabilimento “insalubre di prima classe” di Via di Salone a Settecamini, a meno di
10 Km dal centro di Roma, la società BASF (ex Engelhard) deposita e brucia ogni giorno, dal
1956, tonnellate di rifiuti tossici e pericolosi provenienti da stabilimenti chimici di tutto il mondo,
recuperando e riciclando i metalli preziosi residui della combustione. Un business molto
interessante e remunerativo per la multinazionale, che però non è più compatibile con la realtà
ed i numeri del territorio circostante: oltre allo stoccaggio di sostanze nocive e pericolose e alle
emissioni tossiche nell’aria di Settecamini, le acque reflue dei processi chimici vengono versate
nel fiume Aniene, affluente del Tevere, anch’esso già ampiamente inquinato.
In questo contesto il Presidente della Provincia di Roma, On. Zingaretti, si è assunto il 30
dicembre scorso la responsabilità di concedere l’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.)
(rif. Allegato 2) alla BASF Italia S.r.L, consentendole di continuare a bruciare sostanze tossiche e
nocive nel suo impianto alle porte di Roma, a ridosso di alcune centinaia di abitazioni e un asilo
nido. Con precise motivazioni (rif. Allegato 3), i Comitati dei Cittadini di Settecamini e Case
Rosse ritengono illegittima tale Autorizzazione.

I Comitati sottolineano come le analisi qualitative e quantitative che verranno poste in essere
dall’ARPA, visto lo stoccaggio di sostanze tossiche e pericolose, dovrebbero tuttavia
rappresentare la consuetudine, non l’eccezione: va considerato che in caso di incidente solo
un piano di sorveglianza permanente consente di identificare gli inquinanti e neutralizzarli. Il
ricordo di eventi tragici, come quello avvenuto alle porte di Milano il 4 Novembre 2010 (rif.
Allegato 4), dovrebbero far riflettere da subito sull’opportunità di proseguire simili attività di
smaltimento di rifiuti tossici pericolosi in un centro abitato.
I Comitati, pertanto, chiedono al Comune di Roma, ed in particolare al Sindaco, di rispettare gli
impegni assunti nel suo primo parere espresso per l’AIA (rif. Allegato 5) che, oltre ai controlli e al
monitoraggio all’esterno dello stabilimento BASF, prevede la conduzione di un tavolo di
trattativa per la delocalizzazione dello stabilimento in un’area industriale idonea in Provincia di
Roma, che appare come l’unica soluzione percorribile nell’interesse generale.
IL COMITATO DI QUARTIERE DI CASE ROSSE
IL COMITATO DI QUARTIERE DI SETTECAMINI

Per ulteriori informazioni sull’argomento o per un intervista con il coordinamento dei Comitati di
Quartiere di Settecamini e Case Rosse, contattare il Comitato inviando una email a
comitaticittadini@libero.it o visitate il sito http://www.sitotiburtina.altervista.org/ambiente/.

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