Domenica, 28 aprile 2024 - ore 11.54

Bonaldi.Buon giorno, Crema! La città siamo noi

| Scritto da Redazione
Bonaldi.Buon giorno, Crema! La città siamo noi

PRIMA TAPPA DELLA BONALDI A SANTA MARIA
“UNA RISPOSTA CONCRETA: CONSIGLIERI DELEGATI AI QUARTIERI E UN ASSESSORATO DEDICATO ALLA CURA E ALL’ASCOLTO”.
“A Crema non servono grandi rivoluzioni ma c’è la necessità di prendersi cura dei quartieri sul serio: questo è il vero cambiamento. A Santa Maria della Croce e negli altri quartieri, dove immagino la situazione sia la stessa, nessun cittadino deve più sentirsi abbandonato dall’amministrazione. E su questo il mio impegno e la mia proposta è chiara: serve una delega in giunta ai quartieri e dei consiglieri delegati per ogni zona”. Stefania Bonaldi ha appena terminato la sua giornata a Santa Maria della Croce e in poche parole riassume la fotografia e dà una risposta ai problemi incontrati. Per una mattinata e un intero pomeriggio ha calpestato i marciapiedi, i parchi, le strade del quartiere. Ha incontrato i rappresentanti del quartiere, cittadini comuni, il parroco Padre Ricardo. Ha scelto di ascoltare le persone facendosi accompagnare da loro all’Mcl. Ha pranzato all’Arci dove ha incontrato poi un folto numero di persone. Tra le tappe anche la zona delle case popolari in piazza Di Rauso e all’Associazione Papa Giovanni XXIII. Infine i responsabili della società sportiva Atalantina. Scarpe da ginnastica, jeans, maniche corte, uno zaino in spalla e un quaderno dove ha appuntato i problemi sollevati dalla persone incontrate: dalla pericolosità della curva nei pressi del Santuario, alla scarsa illuminazione sulla strada verso Pianengo, alla mancata cura delle piante sul viale, all’abbandono del parco del Nosocomio. Sulle pagine del quaderno a quadretti della Bonaldi trova spazio anche l’assenza dei vigili di quartiere, la ferita dell’ex Everest e la questione dell’integrazione dei migranti alle case popolari. “Non ho la bacchetta magica – afferma la Bonaldi – per poter risolvere i problemi di tutti ma ho la certezza che se amministreremo questa città, investiremo capacità e competenze per avere cura dei quartieri e per tornare ad ascoltare le esigenze delle persone. A Bruxelles ogni quartiere ha una sua “antenna sociale”. Anche a Crema dobbiamo avere una rete di “antenne sociali” in grado di dialogare con il sindaco”. 

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