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Brindisi, risposta a Cursi sul rigassificatore

| Scritto da Redazione
Brindisi, risposta a Cursi sul rigassificatore

Rigassificatore: il senatore Cursi e le sue arbitrarie accuse alla nostra comunità
In occasione della sua recente visita a Brindisi il presidente della Commissione Industria del Senato Cesare Cursi ha espresso l’auspicio «che il rigassificatore vada avanti» e ha aggiunto: «non capiamo perché in una regione importante come la Puglia ci sia questo ostracismo nei confronti di alcune aziende che creerebbero sicuramente occupazione».
Il senatore Cursi non può capire i motivi dell’opposizione delle Istituzioni locali e della cittadinanza alla realizzazione dell’impianto perché evidentemente non sa nulla della questione e ha avuto la disinvoltura di esprimere giudizi così categorici senza una adeguata informazione che avrebbe potuto assumere sia consultando le rappresentanze istituzionali delle popolazioni interessate e sia ascoltando quanto hanno da dire le nostre associazioni che, tramite il senatore Salvatore Tomaselli (componente della Commissione medesima), avevano chiesto di essere ascoltate.
Il senatore Cursi ha dichiarato anche che la Commissione aveva ricevuto nei giorni precedenti «un’azienda importante di questa provincia» e che durante l’incontro era stata espressa sorpresa in ordine alle ragioni per le quali si dice “no” all’impianto. Quell’azienda importante era, come è noto, la British Gas Italia (della quale è espressione locale la Brindisi Lng) ed è quindi di tutta evidenza che la disinformazione del senatore Cursi è risultata aggravata da una informazione strumentale e fuorviante. Non riusciamo poi a capire come il sen Cursi, nel dire ciò che ha detto, non abbia tenuto conto delle informazioni che riteniamo gli siano state fornite dal senatore Tomaselli, notoriamente contrario all’impianto in sintonia con le scelte del suo partito.
Diciamo al senatore Cursi che, sui motivi del “NO” al rigassificatore, esiste una copiosa documentazione (atti amministrativi e giudiziari nonché prese di posizione politiche e sociali). Ci limitiamo perciò a ricordare a lui e all’intera Commissione Industria  del Senato la triplice incompatibilità dell’impianto con gli interessi della nostra comunità:  incompatibilità ambientale per il sito prescelto nel porto e a ridosso del centro abitato; incompatibilità politico-sociale  perché la realizzazione dell’impianto risulterebbe in aperto contrasto con le scelte degli Enti locali e della Regione Puglia in ordine al futuro del nostro territorio; incompatibilità morale per le irregolarità e le tortuosità che hanno caratterizzato l’iter autorizzativo dando luogo ad un processo penale per gravi reati tuttora in fase dibattimentale.
Per parte nostra, consideriamo offensiva l’accusa di ”ostracismo” indirizzata dal senatore Cursi alla nostra comunità e alle sue rappresentanze democratiche senza adeguata informazione e sulla base di informazioni parziali e partigiane. Ci auguriamo che le nostre associazioni non siano le sole a rilevare l’infondatezza e la gravità delle dichiarazioni rese a Brindisi dal Presidente della Commissione Industria.

Brindisi, 18 giugno 2011

Italia Nostra, Legambiente, WWF Brindisi, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Acli Ambiente, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Salute Pubblica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.

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