Gentile Direttore,
apprendiamo dalle notizie apparse in questi giorni su quotidiani e social network che la gestione del nuovo canile di Vaiano Cremasco è stata affidata temporaneamente allo Studio Veterinario di Via Stazione di Crema. Sorgono spontanee alcune domande e considerazioni. Com'è possibile che la gestione del Canile possa venire affidata a una organizzazione che, seppure competente in ambito veterinario, non ha nessuna esperienza nell'ambito della gestione di un canile?
Inoltre ci chiediamo quali saranno i traumi che questi cani subiranno senza avere più alcuna certezza, sia ambientale sia umana: siamo negli anni Duemila e i cani (come gli altri animali domestici e non) vanno rispettati in quanto esseri viventi diversi da noi e con bisogni e necessità ben precisi, non come oggetti esposti su uno scaffale e spostati a seconda delle utilità umane. Probabilmente alcuni di questi cani, forse i più anziani o i più paurosi e timidi, non riusciranno a superare lo stress di un adattamento di questo tenore. Di chi sarà la colpa? Non era forse più semplice, logico e meno traumatico per gli animali affidare a ENPA (attuale gestore del canile, che per altro lo ha gestito per decine di anni) e ai suoi operatori la temporanea gestione, fino alla pubblicazione del nuovo bando e alla conseguente assegnazione? Perché si devono sempre percorrere strade tortuose quando ce ne sono di molto più semplici ed etologiche?
Marco Giuseppe Di Nicoli
Chiara Maitti
Claudia Ginelli
Christian Vigliano