Mercoledì, 01 maggio 2024 - ore 20.20

Cimadoro (IdV) indagato.Riflettiamo.

| Scritto da Redazione
Cimadoro (IdV) indagato.Riflettiamo.

On. Piffari: Riflettiamo tutti sul caso mediatico “Cimadoro”
In questi giorni abbiamo letto sui giornali che Gabriele Cimadoro sarebbe indagato. Quando un’indagine giudiziaria colpisce una persona a noi vicina, si ha il vantaggio di poter finalmente conoscere i fatti. Perché se ci illudiamo che attraverso i mezzi di comunicazioni, tradizionali e nuovi, noi possiamo conoscere la verità, siamo davvero fuori strada. E’ proprio in queste situazioni che si tocca con mano quello che è un sospetto che serpeggia in tutti quanti noi, che non esista una vera informazione, puntuale e super partes. Ormai sulla stampa si è stabilito che sia d’interesse pubblico dare notizia se qualcuno “noto” - perché politico, imprenditore o quant’altro - è indagato. Poco importa se gli investigatori possono procedere d’ufficio, come atto dovuto, su segnalazione, o per rivoli di un’altra indagine in corso. E’ un momento molto precoce della procedura penale, estremamente precoce. Prima si aspettava che il Gip – il Giudice delle Indagini Preliminari, a fronte dei risultati dell’indagine, ravvedesse davvero gli estremi di un reato e desse notizia di reato all’interessato, da quel momento ufficialmente iscritto nel registro degli indagati.  Anche questo era, comunque, un momento precoce, perché è solo il Gup – il Giudice dell’Udienza Preliminare – che a fronte delle conclusioni cui il Gip arriva, a decidere se esistono gli estremi per andare al dibattimento ossia al processo. Poi ci sono i due gradi di giudizio – e non tre come comunemente ormai si dice - che devono stabilire se è una persona ha davvero commesso reato. Se, quindi, è ancora vero che costituzionalmente nella nostra Repubblica democratica una persona è innocente fino a condanna esecutiva, parlarne sui giornali fin da quando ancora è tutto da stabilire, significa sostituirsi, di fatto, alla magistratura e alle forze dell’ordine. Nella coscienza collettiva si semina il dubbio, difficilmente cancellabile. A questo si aggiunge la sciatteria che ormai vige tra gli organi di stampa. Nel caso di Cimadoro, per esempio, ho letto titoli che dicevano “indagato per abuso di ufficio”. Ma per commettere questo reato bisogna ricoprire cariche pubbliche, cosa che nella fattispecie non è. Da privato cittadino, quale era Cimadoro all’epoca dei fatti, si può solo concorrere all’abuso di ufficio. Significa far passare da corrotto chi eventualmente è corruttore e, questo, politicamente ha un significato profondamente diverso. Ci sono molti modi di fare politica e questo è sicuramente il più subdolo. Cosa diversa potrebbe essere se qualcuno nell’esercizio della sua funzione pubblica fosse colto in flagranza di reato. Forse, e sottolineo forse, quella è una delle  rare circostanze in cui ci si può interrogare se è giusto darne notizia in tempo reale. E non è questo il caso. Mi dissocio pubblicamente, quindi, da un sistema di giustizia sommaria e discriminatoria.
On.Sergio Piffari

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