Covid-19 La scuola non è sicura | Marta Lusiardi (Annicco)
Si tratta di un mio personale punto di vista che spero possa divenire spunto di riflessione per molti lettori. La professoressa Sara Gandini, autrice dello studio sulla riapertura delle scuole, è stata protagonista di alcune affermazioni alquanto contradditorie, da “la scuola è sicura” a “il rischio zero non esiste in alcun luogo” a “(il virus) più si diffonderà meno avremo paura”.
Certo, nessun luogo è sicuro in assoluto e cambiare idea è lecito, ci mancherebbe, ma ogni opinione e ogni parere rimane tale in mancanza di evidenza a supporto delle proprie tesi. Lo studio in questione si riferisce alla seconda ondata, ergo quando ancora la variante inglese era assente; inoltre viene sì evidenziata un’incidenza di contagio inferiore negli studenti con il resto della popolazione ma viene altresì sottolineato come docenti e personale scolastico presentino un rischio di contagio non indifferente sempre rispetto alla popolazione generale.
L’articolo ha avuto molto clamore e ha attirato l’attenzione di molti, persino della sfera politica, peccato però che la sua diffusione sia avvenuta quando ancora mancava di pubblicazione su rivista scientifica peer reviewed (dettaglio da non sottovalutare).
Ora sembra che lo studio sarà pubblicato su Lancet Regional Health. Si tratta di una rivista a pagamento e che non è ancora stata indicizzata. Probabilmente diverrà una grande rivista, chi lo sa, ma indubbiamente tuttora non può essere paragonata a riviste di fama mondiale come The Lancet, Science e Nature. Riaprire le scuole si, chi non lo vorrebbe?
Ma è necessario farlo con un tracciamento tempestivo, tamponi rapidi e isolamenti ove necessario. Tutto ciò che affermo è possibile ricercarlo accuratamente nel web ed è documentato da studi di Paesi che hanno visto solo poche decine di morti Covid.
Siamo circondati da tante, troppe informazioni da parte di virologi e infettivologi vari ma...la chiarezza e le risposte dove sono? Semplice, nei dati e nell’ev idenz a s cient ifica.
Marta Lusiardi Annicco
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