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( CR) Il ConCom del 15 nov. discuterà/litigherà sugli alberi tagliati e ...

Sono state presentate due mozioni della minoranza : una di Luca Nolli (M5S) e l’altra a firma di Carlo Malvezzi. La maggioranza non ha presentato nessun odg

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( CR) Il ConCom del 15 nov. discuterà/litigherà sugli alberi tagliati e ... ( CR) Il ConCom del 15 nov. discuterà/litigherà sugli alberi tagliati e ... ( CR) Il ConCom del 15 nov. discuterà/litigherà sugli alberi tagliati e ... ( CR) Il ConCom del 15 nov. discuterà/litigherà sugli alberi tagliati e ...

Cremona Il Consiglio Comunale del 15 nov. Discuterà/litigherà sugli alberi tagliati e da ripiantumare

Sono state presentate due mozioni della minoranza : una di Luca Nolli (M5S) e l’altra a firma di Carlo Malvezzi. La maggioranza non ha presentato, per ora , nessun documento.

Il cosiglio Consiglio Comunale è convocato il 15 novembre 2021 - ore 15 in sala Quadri

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Mozione presentata in data 24 agosto 2021 dal capogruppo del Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle Luca Nolli sulla ripiantumazione di piante abbattute.

 Premesso che:

l’abbattimento di un numero considerevole di piante sta modificando pesantemente l'aspetto dei quartieri coinvolti; tali piante di notevoli dimensioni erano un patrimonio ecologico della città e l'abbattimento peggiora notevolmente l'aspetto dei quartieri, la qualità della vita di chi vive la città e, conseguentemente, il valore degli immobili di quei quartieri.

 Considerato che:

la ripiantumazione in un’altra località con un diverso uso dello spazio liberato (per esempio le ciclabili) renderebbe permanente tale danno nel quartiere coinvolto.

 Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta

  1. che le piante abbattute vengano rimpiazzate nello stesso posto con piante di idonea dimensione seguendo le stesse normative imposte alle ripiantumazioni in aree private;
  2. che venga piantumato un ulteriore albero per ogni albero abbattuto in qualità di "compensazione ecologica" considerando che passeranno decenni prima che un albero appena piantato possa fornire lo stesso ossigeno, ombra e valore paesaggistico di un albero trentennale;
  3. che ci si assicuri la necessaria manutenzione e la cura di queste nuove piante affinché possano attecchire e crescere;
  4. che ogni intervento futuro sul patrimonio arboreo che modifichi il paesaggio dei nostri quartieri sia preceduto da uno studio di impatto paesistico e che venga sottoposto al parere delle commissioni consiliari competenti, in conformità con quanto previsto dalle linee guida regionali.

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Ordine del giorno presentato in data 20 settembre 2021 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Carlo Malvezzi) inerente la programmazione e gestione dei sistemi verdi urbani “Un patto per l’ambiente e la sostenibilità”.

 Premesso che:

il nostro Paese si è dotato della Legge 10/2013 "Norme per lo sviluppo degli spazi urbani", che rappresenta un punto di partenza per rilanciare il fondamentale ruolo svolto dagli spazi verdi urbani, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche socio-culturale;

il Comitato per lo sviluppo del verde urbano presso il Ministero dell'Ambiente ha approvato le "Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile", quale supporto all'attività dei Comuni;

la buona funzionalità e il corretto uso delle aree verdi pubbliche richiedono il supporto di strumenti di governo specifici, in grado di guidare gli amministratori nelle scelte di pianificazione, programmazione e gestione, ma anche di fornire ai cittadini elementi di conoscenza e di rispetto verso questo importante bene comune. Tali strumenti sono qui elencati:-

-Censimento del verde (rilievo puntuale del singolo elemento verde per area, geo referenziato e integrato nel sistema informativo territoriale);

-Regolamento del verde (regolamentazione tecnica ad uso degli operatori);

-Piano del verde (visione strategica del futuro verde della città);

-Piano di monitoraggio e gestione del verde (aggiornato annualmente);

il censimento del verde si pone come strumento conoscitivo irrinunciabile per la programmazione del servizio di manutenzione del verde, la corretta pianificazione di nuove aree verdi, la progettazione degli interventi di riqualificazione del patrimonio esistente, nonché per la stima degli investimenti economici necessari al mantenimento e potenziamento della funzionalità del patrimonio verde;

il Piano Comunale del Verde (PCdV) è lo strumento sovraordinato che, oltre a disegnare una visione strategica dell'assetto (semi)naturale, agro-selvicolturale, urbano e peri-urbano della città, definisce i principi e fissa i criteri di indirizzo per la realizzazione di aree verdi pubbliche nell'arco della futura pianificazione urbanistica generale (art. 6, comma 1 lettera e della Legge 10/2013);

il complesso ed affascinante tema del verde pubblico urbano deve essere quindi affrontato in modo sistemico ed è compito dell'Amministrazione comunale dotarsi di risorse e strumenti tecnici idonei per una corretta pianificazione, progettazione, gestione e fruizione degli spazi verdi al fine di massimizzarne i numerosi benefici ambientali elementi minimizzando i rischi;

il Comune di Cremona ha avviato, ma non completato, il censimento del verde urbano. Risultano infatti censiti oltre 14.000 elementi verdi dei circa 26.000 (dato stimato) esistenti nel territorio comunale. Ne consegue che ad oggi l'Amministrazione Comunale non dispone neppure di una conoscenza puntuale e precisa del proprio patrimonio arboreo, indispensabile per programmare la realizzazione di nuovi impianti e la gestione e manutenzione del verde urbano;

da una recente Relazione tecnica avente per oggetto "Esecuzione di analisi strumentali e visive (VTA) sul patrimonio arboreo comunale", redatta da uno studio professionale incaricato all'Amministrazione comunale, è emerso che delle 393 piante dislocate in undici strade urbane, 133 di esse (circa 30%) sarebbero pericolose e pertanto dovrebbero essere abbattute;

gli agronomi Massimo Turci e Giuseppe Miceli, autori della predetta relazione, hanno chiarito durante la Commissione consiliare ambiente del 16 settembre scorso, che la loro indagine si è concentrata sulla stabilità delle piante esaminate, ma non ha preso in considerazione l'analisi del rischio, conoscenza indispensabile per orientare le scelte dell'Amministrazione comunale;

qualora tale percentuale venisse applicata all'intero patrimonio arboreo comunale, ci troveremmo di fronte alla catastrofica ipotesi di dover abbattere circa 8.000 piante. Una prospettiva che provocherebbe un irrimediabile danno ambientale e paesaggistico. Questa stima potrebbe subire anche significative variazioni in considerazione limitata conoscenza della consistenza del patrimonio arboreo comunale;

il Comune di Cremona è sprovvisto del Censimento completo del Verde, del Piano del Verde e del Piano di monitoraggio e gestione del verde, nonostante la legislazione di riferimento e le linee guida siano e vigenti da otto anni;

l'Amministrazione comunale ha avviato le operazioni di abbattimento delle 133 piante senza coinvolgere preventivamene la commissione ambiente ed evitando il confronto con le associazioni ambientaliste locali, con i comitati di quartiere e con i cittadini;

gli abbattimenti eseguiti negli ultimi anni sono avvenuti mantenendo in loco i ceppi con i relativi apparati radicali, senza alcun progetto di riqualificazione delle vie urbane e senza le contestuali ripiantumazioni;

Cremona è tra le città più inquinate d'Europa. Anche il recente rapporto "Mal'aria" di Legambiente ha confermato che Cremona ha il triste primato di essere tra le peggiori città italiane in termini di qualità dell'aria;

la scelta di trasferire tutto il personale comunale precedentemente impiegato nel settore del verde ad AEM S.p.A., affidando ad essa la gestione del verde urbano, ha ridotto drasticamente la capacità del Comune di svolgere il necessario ruolo di programmazione e di controllo su una tematica strategia per gli aspetti ambientali e paesaggistici, declassando tutta la gestione della partita strategica alla sola tecnicalità;

l'Europa e il nostro Paese stanno gettando le basi per dare attuazione alla cosiddetta "transizione ecologica", un percorso che apre un una grande prospettiva di cambiamento, all'interno di un rinnovato rapporto tra la produzione energetica, lo sviluppo industriale e la tutela dell'ambiente;

anche gli enti locali sono chiamati ad attuare scelte programmatorie coerenti con la nuova traiettoria che il nostro paese e l'intero continente europeo hanno intrapreso.

 Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta:

  1. ad integrare la relazione di classificazione di 393 essenze cittadine depositata nei giorni scorsi dallo studio di agronomi Turci e Miceli incaricati dal Comune, con una puntuale valutazione del rischio, come espressamente prevista dalle Linee Guida per la Gestione del Verde Urbano, finanziando questa indagine con il budget previsto all'art. 22 comma 10 del Regolamento del Consiglio Comunale. Ove tale budget risultasse carente, si chiede venga integrato per la parte mancante;
  2. a completare il censimento di tutto il patrimonio arboreo del Comune di Cremona entro il 2022, attività propedeutica ad ogni seria azione di programmazione e gestione del verde urbano;
  3. ad eseguire, entro i prossimi 5 anni, la ricognizione completa dello stato di salute degli elementi verdi urbani, condividendo con la commissione ambiente i criteri di analisi, la programmazione delle attività, le metodiche diagnostiche più avanzate e gli standard qualitativi della strumentazione utilizzata in campo;
  4. ad integrare gli strumenti di pianificazione del verde (piano del verde) con quelli di programmazione urbanistica. Le previsioni di realizzazione di nuovi impianti, così come la riqualificazione delle strade urbane, fino ad arrivare alla programmazione delle manutenzioni e delle integrazioni dei sistemi verdi urbani (filari, aree boschive, siepi, parchi, ecc.) deve avvenire all'interno di una visione unitaria di governo del territorio, legata quindi a tutti gli altri strumenti dell'urbanistica e paesaggistici;
  5. a condividere con la commissione ambiente e territorio linee di indirizzo del piano del verde, attualmente assente, tenuto conto delle linee guida predisposte dal Comitato per lo sviluppo del verde urbano;
  6. ad affidare le analisi sullo stato di salute del patrimonio arbore ad un pool di professionisti, condividendo le risultanze delle analisi con la commissione ambiente e con i portatori di interesse;
  7. a ridurre la pratica degli abbattimenti, programmando ed eseguendo puntuali ed efficaci interventi di monitoraggio e di manutenzione dei sistemi verdi urbani;
  8. a predisporre, per le vie interessate dagli interventi più invasivi, progetti di riqualificazione degli spazi pubblici e di ripiantumazione con essenze adulte, da attuarsi in continuità con le rimozioni, avvalendosi di progettisti qualificati con comprovate esperienze in campo agronomico, paesaggistico e naturalistico;
  9. a provvedere a stanziare adeguati finanziamenti all'intero dei prossimi bilanci di previsione e di integrare l'organico comunale di professionalità (agronomiche, paesaggistiche e naturalistiche) in grado di supportare le scelte strategiche dell'amministrazione secondo un approccio razionale, ordinato e sistemico;
  10. a costituire un “Osservatorio permanente dei sistemi verdi urbani”, aperto alla partecipazione di esperti agronomi, naturalisti, paesaggisti, rappresentanti delle associazioni ambientaliste, con funzioni consultive e propositive.

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Qui Ordine del Giorno completo di trattazione del Consiglio Comunale del 15 novembre 2021 

 

 

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