Crema.No alla speculazione sugli "Stalloni" di G.Torchio
Come ha ricordato giustamente Gianni Risari nella conferenza stampa di oggi,
il complesso degli Stalloni è di proprietà pubblica dai tempi di Napoleone.
Quando la Regione pretende di fare un'azione speculativa su quell'area,
avuta in dote a titolo gratuito da parte dello Stato, viene alla mente il
poco elegante ma efficace detto romano: "basta fare i ricchioni cor culo de
noantri!"
È veramente strano che ora si insista su questo versante quando la città ha
ribadito in maniera preclara la sua volontà emendando precedenti posizioni.
Quando furono dettate e sottoscritte le cinque condizioni aggiuntive,
inserite a verbale ed allegate all'intesa tra Regione, Comune, Provincia e
Centro di Incremento Ippico, nonostante la sceneggiata da Commedia dell'arte
recitata in tale frangente (come da filmato pubblicato a suo tempo da
CremaOnLine), il Comune di Crema non aveva ancora definito la propria
posizione.
Nella scorsa primavera il Consiglio Comunale cremasco, in piena autonomia,
ha inteso sottolineare quanto una vasta parte della popolazione, delle
categorie commerciali, delle professioni e dei sindacati aveva fortemente,
platealmente e coralmente ribadito: che gli Stalloni appartengono alla
città, e la decisione del Consiglio Comunale supera i contenuti dell'accordo
di programma.
Ora penso che alla politica più che declinare in maniera fumosa quella
posizione sia consegnato il dovere morale, semmai, di attuarla, evitando
inutili divagazioni.
A questo punto mi piacerebbe conoscere cosa ne pensano gli operatori
economici, del commercio e delle professioni.
Giuseppe Torchio
Lista Civica Provinciale