L’Europa, la Nazione, Regione Lombardia, indicano al strada maestra da seguire per gestire la partita dei rifiuti solidi urbani . La Provincia di Cremona intera, Sindaci in testa, accolgono la sfida . Non ci sono altre strade che potenziare la raccolta differenziata spinta , secco-umido, con l’inserimento della tariffa puntuale o premiante , depotenziare la produzione di rifiuti compositi, imballaggi non separabili. In sostanza attuare le quattro R –Risorsa- Risparmio- Riciclo- Riuso .
Sinistra Ecologia Libertà crede che , l’impegno preso in tal senso, dalla politica fatta dai Sindaci e amministratori locali non vada perso a causa di forzature prodotte dai vertici delle società partecipate interessate più alla spesa corrente che al risparmio. Più propense ad investimenti e aggregazioni societarie che “monopolizzano” i territori, in funzione concorrenziale (businnes) al servizio prodotto riducendo la partecipazione ai processi decisionali , che al bene comune.
In questo quadro si inserisce la rinnovata voglia di società come AEM Cremona che intende rilanciare l’incenerimento come formula alternativa e continuativa dello smaltimento rifiuti. Se ciò avvenisse , si contrapporrebbe ai principi siglati dall’Europa con i paesi che ne fanno parte. Principi ispirati alle buone pratiche , al risparmio e alla tutela della salute. In tal senso serve ricordare che se il Cremasco gode di alte percentuali di raccolta differenziata tutto ciò è grazie al fatto di aver respinto molti anni fa l’idea di costruire un inceneritore proprio a Crema. La politica fatta dagli amministratori seri prenda in considerazione queste forme di ecofobia subdola e affronti l’insistenza cieca di società partecipate dal pubblico alle quali bisogna dire basta, a costo di disgregare il complesso meccanismo di enti compartecipanti, per non essere complici.
Alvaro Dellera
SEL Crema e Cremasco
02 -novembre 2013