Mercoledì, 15 maggio 2024 - ore 17.41

Cremona, si lavora al piano industriale LGH-A2A con Favoino e Sunseri

Pronto lo studio di LGH su gestione dei rifiuti e prospettive impiantistiche

| Scritto da Redazione
Cremona, si lavora al piano industriale LGH-A2A con Favoino e Sunseri

Prosegue il percorso dell’Amministrazione comunale sul tema dei rifiuti. Il Comune di Cremona con AEM e LGH stanno lavorando al piano industriale LGH-A2A, nell’ottica dell’economia circolare, con il supporto di due esperti del settore: Enzo Favoino (nella foto) della Scuola di Agraria del Parco di Monza, che ha un ruolo importante nell’innovazione dei sistemi di gestione dei rifiuti in Italia, e Marco Sunseri, docente dell’Università degli Studi di Ferrara e fondatore di LabeLab, il laboratorio per la gestione dei rifiuti, dell’acqua, dell’energia che opera dal 2001 nel settore dei servizi pubblici locali.

Consegnato da LGH al Comune di Cremona lo studio su igiene urbana, gestione dei rifiuti e prospettive impiantistiche realizzato proprio da LGH. Lo studio, come i precedenti, è stato inviato a tutti i Consiglieri Comunali. Il documento, di sedici pagine, segue quelli realizzati da LEAP nel luglio 2015 e sul decommissioning di Regione Lombardia del gennaio 2016 ed è il risultato del lavoro di un gruppo composto da manager aziendali in rappresentanza delle diverse attività di raccolta e di trattamento dei rifiuti e dalla dirigente del Settore Ambiente del Comune, Mara Pesaro, esperta della normativa ambientale.

Il documento analizza nel dettaglio il contesto di riferimento, i principali trend in corso, e le strategie strategiche di sviluppo. Nel documento di LGH viene esplicitata l’importanza di avviare studi sulle modalità alternative di smaltimento e valorizzazione del rifiuto, oggi trattato nei termovalorizzatori del Gruppo attraverso forme di recupero di materia ed energia.

«L’autorizzazione dell’impianto di termovalorizzazione di Cremona è in scadenza al 2024», si legge nel documento. «L’evoluzione normativa nazionale e regionale, l’evoluzione della produzione dei rifiuti e della filiera ambientale, determina una necessità di valutare anche una diversa gestione dello smaltimento dei rifiuti urbani. In particolare su Cremona va valutata per tempo l’azione di soluzioni economicamente e finanziariamente sostenibili per l’individuazione di fonti termiche alternative al termovalizzatore che garantiscano l’alimentazione termica del teleriscaldamento della città a prezzi di mercato (in primis cogenerazione, affiancato da altre fonti anche rinnovabili)».

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