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Crisi, nucleare e ponte sul Trebbia (di G.Boiardi)

| Scritto da Redazione
Crisi, nucleare e ponte sul Trebbia (di G.Boiardi)

Un altro anno tutto in salita, questo 2011, segnato positivamente almeno dalla fine di un governo Berlusconi che ha sintetizzato tutti i mali di un centrodestra che, a Roma come in Provincia, si è dimostrato alla prova dei fatti ignavo, confusionario e incapace di affrontare i problemi. In Provincia, tra crescita della disoccupazione e nuovi tagli imposti dalla manovra, si annuncia un 2012 duro, pesante e quasi angoscioso senza che la giunta Trespidi abbia fin qui fatto balenare un minimo di consapevolezza, di competenza e di volontà di agire per il bene comune, un’amministrazione “tutta chiacchiera e distintivo”. E’ una crisi della politica che purtroppo non riguarda solo il centrodestra, ma anche purtroppo tutti coloro che continuano a guardarsi l’ombelico e la poltrona. E’ davvero difficile riconoscersi in questa politica senza vere idee e valori condivisi. C’è un sentore di liquidazione della politica, di fallimento incombente, quasi di un malinconico Titanic che neppure affonda, sarebbe troppo grandioso, ma semplicemente si spiaggia come una balena esausta su una spiaggia isolata e deserta. Per me e per chi, insieme a me, ha lavorato in questi anni pensando al futuro del nostro territorio e dei nostri figli, lo stimolo concreto è stato la riscossa della società civile sui piccoli giochi autolesionisti dei partiti: l’anno del NO, forte e diretto al ritorno del nucleare, contro tutti i partiti, sia quelli ostili sia quelli tiepidi e incerti fino all’ultimo secondo. Un referendum lasciato sostanzialmente nelle mani dei cittadini e proprio per questo vincente: una lezione di civiltà della politica che non è stata compresa da apparati ottusi e auto-referenziali, capaci fin lì solo di ostacolare lo spontaneismo e la partecipazione vera: il referendum ha fatto giustizia anche di questi vincitori del giorno dopo. Per i piacentini, il 2011 sarà l’anno del nuovo Ponte del Trebbia, opera che attendevano da oltre trent’anni e che la pratica della buona amministrazione ha consentito di realizzare. L’amministrazione Boiardi nel 2004 ha trovato i finanziamenti per il progetto (26 milioni di euro), appaltato l’opera e dato avvio a febbraio 2009 ai lavori di costruzione. Ora, le fantasiose ricostruzioni di un assessore come Bursi, credo che siano catalogabili diciamo, educatamente, come un flebile vento nello spazio. Inutile occuparsi di chi non sa, non c’è e, quando c’è, evidentemente dormicchia o fa danni. All’attuale presidente Trespidi che, è comprensibile, con tutte le cose che ha da fare ha dimenticato di fare l’invito per l’inaugurazione, raccomando solo di essere sobrio, sincero, veritiero e finalmente all’altezza del suo ruolo nell’inaugurare un ponte il cui progetto e realizzazione si deve semplicemente alle due amministrazioni che lo hanno preceduto. Tutto sommato, è il minimo che si possa chiedere a un presidente.

 

Fonte: http://owebpiacenza.com/

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