Alcuni giorni fa il CineChaplin ho aperto ai candidati a Sindaco della città un confronto pubblico su questo argomento.Ha risposto solo GianLuca Galimberti. In tutti questi anni non mi sono mai permesso di addentrarmi, utilizzando le mailling list del cinema, nel mondo della politica locale anche se la difesa dell'ambito culturale spesso porta a dei confronti, a volte anche aspri.
E' importante però che chi governa la città dopo aver promesso tutto quello che era possibile promettere passi ai fatti e che finalmente si decida a far gestire la nostra comunità a persone capaci e preparate che si muovano, non in solitario, ma secondo un progetto di crescita , di sviluppo.
La Cultura in particolare ha bisogno, dopo decenni di latitanza, di un Assessore che finalmente capisca di Cultura e che non si limiti a finanziare le solite due o tre cose o a mantenere in essere i soliti castelli dorati ma che sappia anche osare e che capisca che in una città esistono anche opportunità forse minori ma indispensabili per una crescita democratica.
Alcuni giorni fa il CineChaplin ho aperto ai candidati a Sindaco della città un confronto pubblico su questo argomento. Ha risposto solo GianLuca Galimberti e così è stata organizzata una serata dal titolo “ CULTURA CHE FARE?” in cui il candidato oltre a presentare il proprio programma ha risposto ad alcune domande dirette e a volte anche scomode.Si è parlato ovviamente di Cinema e dell'importanza che questa arte è in grado di esprimere e di come può essere possibile una collaborazione per mantenere in essere i locali in città magari pensando ad un ritorno di una sala nel centro storico. Si è parlato di Arena Giardino non solo di un contenitore in grado di ospitare il Festival di Mezza Estate ma come luogo da reinventare mantenendo però la propria connotazione iniziale di cinema estivo.
Si è parlato di un nuovo coordinamento del Sistema Museale che va ripensato specie dopo la nascita del Museo del Violino , accorpando al sistema stesso un'importantissima realtà come il MAIMUSEO di Sospiro che dedica il proprio impegno alla disabilità in generale.Si è parlato delle cosiddette arti minori ( danza, musica, cinema ,librerie) e di quanto sia importante un coinvolgimento nel tessuto culturale cittadino.
Si è parlato anche di Cultura e Turismo.Si è parlato di Cultura dell'alimentazione cercando una fittizia collaborazione con il mondo scolastico.Si è parlato di cultura dell'ambiente.Si è parlato della possibilità di organizzare un Festival del Cinema italiano dedicato ad Ugo Tognazzi.Mi fermerei qui , per non cadere poi in una fase retorica, anche se personalmente in 36 anni di attività nel mondo della Cultura non mi è mai capitato di sentire un politico esporsi così con una determinazione ed una certezza da brivido.
Che sia la volta buona che qualcosa a Cremona cambi davvero? Lo spero e me lo auguro con tutto me stesso.
Giorgio Brugnoli (Cremona)
