Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 08.59

Diritti Civili Cala scure dell’oscurantismo della giunta Maroni

Regione Lombardia insegue gli inni di guerra della destra omofoba e brandisce l'arma della famiglia per non riconoscere i diritti delle coppie omosessuali

| Scritto da Redazione
Diritti Civili Cala scure dell’oscurantismo della giunta Maroni

Contrapporre il futuro della famiglia al riconoscimento dei diritti civili delle unioni omosessuali. Sarà quello che cercherà di fare il convegno promosso dall'assessorato alle Culture della Giunta Maroni per il prossimo 17 ottobre. Il titolo all'apparenza innocuo "Nutrire la famiglia per nutrire il pianeta" ammicca ad Expo ma nei fatti è un evidente tentativo di avversare ogni forma di riconoscimento dei diritti per le coppie omosessuali.

Una posizione non nuova per la compagine di governo lombarda. Già a gennaio un evento similare, sempre sostenuto dalla Giunta Maroni, aveva scatenato polemiche e l'irritazione del Bureau International des Expositions (BIE), l'organismo internazionale che organizza le esposizioni universali, soprattutto per l'utilizzo del marchio Expo. br> Non ci sta il Partito Democratico che attraverso la vicepresidente del Consiglio regionale lombardo Sara Valmaggi ribadisce la distanza tra il sentimento della società lombarda e l'ideologia del Palazzo della Regione "L'assessore Cappellini e di conseguenza tutta la giunta regionale, continuano a seguire un filone oscurantista lontano anni luce dal sentire comune dei lombardi. Perché se non se ne sono accorti questa regione è cambiata e da tempo e mettere in contrapposizione l'indispensabile riconoscimento dei diritti civili per le coppie omosessuali con il sostegno alle famiglie non ha alcun senso". br> "Servirebbe piuttosto una chiara informazione sul da farsi - prosegue Valmaggi - perché l'obiettivo di una istituzione dovrebbe essere quello di leggere le trasformazioni in atto, comprendere le debolezze dell'offerta istituzionale nel rappresentarle, accompagnare le dinamiche sociali senza voltarsi dall'altra parte, lavorare per stemperare le paure e rafforzare i percorsi inclusivi. È quello che fanno solitamente le donne e gli uomini delle istituzioni più avanzate d'Europa e del Mondo che sanno guardare al futuro ma che purtroppo non sembrano abitare qui".

Fonte: gruppo PD Regione Lombardia

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