Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 23.58

Disservizi nel recapito della posta . Dodici sindaci cremaschi scrivono alle Poste Italiane.

La lentezza nel recapito della corrispondenza, o addirittura la mancata consegna della stessa, è un problema che affligge i paesi che rappresentiamo.

| Scritto da Redazione
Disservizi nel recapito della posta . Dodici sindaci cremaschi scrivono alle Poste Italiane.

I nostri cittadini si rivolgono sempre più spesso a noi affinché sollecitiamo gli operatori tutti, quali essi siano, pubblici o privati, a una maggiore attenzione. Tutti abbiamo tentato iniziative individuali e ci siamo fatti latori delle rimostranze vissute e ricevute. Ma, tra alti e bassi, il servizio continua a essere oggetto di profonda insoddisfazione, e genera intuibili danni rilevanti a privati e aziende, che ricevono in ritardo o non ricevono anche comunicazioni di notevole importanza o che comportano adempimenti entro determinate scadenze.

Giova ricordare che la quinta sezione penale della Corte di Cassazione, con sentenza n. 24582 del 20 giugno 2012, ha equiparato l’omessa consegna della corrispondenza alla distruzione della medesima (articolo 6161 del Codice Penale): detta norma punisce con la reclusione e la multa chiunque prende cognizione del contenuto di una corrispondenza chiusa, a lui non diretta, ovvero sottrae o distrae, al fine di prenderne o di farne da altri prendere cognizione, una corrispondenza chiusa o aperta, a lui non diretta, ovvero, in tutto o in parte, la distrugge o sopprime. L’omessa consegna (rectius il trattenimento illecito della posta senza un ragionevole motivo) viene punito dal legislatore a prescindere dal finalismo soggettivo (prendere cognizione della corrispondenza o permettere ad altri di farlo) del soggetto agente. Inoltre, come già anticipato da parte della giurisprudenza, si è dentro al perimetro della soppressione di corrispondenza non solo laddove quest'ultima sia stata materialmente distrutta, ma anche ogni volta il destinatario venga privato per un apprezzabile periodo di tempo della corrispondenza a lui diretta. Tale ultima asserzione prende le mosse dalla privazione di valore che subisce la corrispondenza a seguito dell'arresto arbitrario della spedizione, capace di azzerare la funzione stessa della comunicazione tra mittente e destinatario. In altri termini, secondo la Corte romana, se l'effetto è il medesimo, il reato sussiste in entrambe le ipotesi.

Per tali motivi, non più come singoli ma come territorio allargato, vi invitiamo a provvedere nel più breve tempo possibile a ripristinare una corretta tempistica nella consegna della corrispondenza, relazionando agli scriventi, e si invia la presente, per opportuna conoscenza, alla Procura della Repubblica e alla Prefettura di Cremona per le azioni che intenderà intraprendere.

A questi pesanti disguidi si è aggiunta la notizia che Poste Italiane avrebbe confermato la chiusura di 65 uffici postali e l’apertura parziale di 120 (2 giorni alla settimana) in Lombardia. In considerazione del fatto che Poste svolge un servizio indispensabile e universale in molti piccoli comuni, è urgente e necessario capire le motivazioni e le modalità di, come sottolineato da Anci Lombardia, quella che sembra essere una grave decisione già assunta senza il dovuto confronto.

Riteniamo che Poste sia un soggetto importante per il Paese e che su molti fronti si sia ben attrezzato per affrontare le sfide del futuro. Ciò non toglie che non è possibile abdicare a una funzione che ha fatto di Poste Italiane una delle istituzioni più importanti del nostro Paese.

Ringraziando per la cortese attenzione e in attesa di un urgente cenno di riscontro, porgiamo distinti saluti.

 

IL SINDACO DEL COMUNE DI AGNADELLO - Giovanni Luigi Calderara

IL SINDACO DEL COMUNE DI CAPRALBA - Gian Carlo Soldati

IL SINDACO DEL COMUNE DI CREMOSANO – Marco Fornaroli

IL SINDACO DEL COMUNE DI DOVERA - Paolo Mirko Signoroni

IL SINDACO DEL COMUNE DI PALAZZO PIGNANO – Rosolino Bertoni

IL SINDACO DEL COMUNE DI PANDINO – Maria Luise Polig

IL SINDACO DEL COMUNE DI PIERANICA -Valter Giuseppe Raimondi

IL SINDACO DEL COMUNE DI QUINTANO - Emi Zecchini

IL SINDACO DEL COMUNE DI RIVOLTA D’ADDA – Fabio Calvi

IL SINDACO DEL COMUNE DI SPINO D’ADDA – Paolo Daniele Riccaboni

IL SINDACO DEL COMUNE DI TORLINO VIMERCATI - Giuseppe Figoni

IL SINDACO DEL COMUNE DI VAIANO CREMASCO – Domenico Calzi

 

In allegato la lettera inviata anche per conoscenza alla Procura della Repubblica, alla Prefettura di Cremona e all'Anci Lombardia.

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