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Dopo il ventennio. RAR

| Scritto da Redazione
Dopo il ventennio. RAR

Dopo quasi 20 anni di finanza creativa, di condoni e sanatorie dedicate agli evasori fiscali, dopo uno scandaloso scudo fiscale che ha permesso di sanare il possesso di enormi capitali illeciti trasferiti in compiacenti banche, garantendo l'anonimato in cambio di un "pizzo" del 5% (almeno quello imposto dalla legge istitutiva dello "scudo"; non sappiamo se commercialisti e tributaristi collusi ,o peggio, con il potere, non abbiano lucrato extra da queste manovre); dopo il  governo tecnico di Monti, chiamato a risolvere una disastrosa situazione provocata dall'insipienza del governo berlusconiano... finalmente si cerca di puntare, con il governo Letta, sull'economia reale, ma non si dice di penalizzare l'economia della finanza. Il governo Letta, o delle “Larghe Intese” è nato male avendo dovuto riconoscere a Berlusconi il diritto di veto, diventato rapidamente diritto di minaccia e di ricatto. Nato male e vissuto peggio, perché le pendenze giudiziarie di Berlusconi diventarono l’argomento principe del tavolo tecnico del governo, tenuto in fase di stallo dalle variegate esigenze di Berlusconi, condannato in terzo ed ultimo grado, che avrebbe voluto la grazia presidenziale senza richiederla come prevede la legge; oppure il rinvio sine die dell’applicazione della sentenza, in attesa dell’arrivo delle carte dall’America che avrebbero restituito a Berlusconi una verginale condizione di incensurato. Espulso dal senato, secondo la legge, continua a inveire montando e organizzando una protesta che appare una prova generale di rivolta, peraltro auspicata.

Dopo il madornale errore, del quale si è già amaramente pentito, dell’uscita da parte di Berlusconi dalle larghe  intese, lasciando Alfano a presidiare il governo e i suoi personali interessi che si possono riassumere nel “NON FARE”, è caduta la spada di Damocle dei ricatti dell’ex senatore, anche perché le medesime minacce sciorinate “ad imutandum” da Angelino, riescono a mala pena di far sorridere, trattandosi nel miagolio di uno stanco e sconfitto leone; senza la forza delle minacce e del ricatto la strada diventa spianata per la realizzazione di uno Stato Sociale, Democratico, fondato sul lavoro.

La patrimoniale sui grandi patrimoni che non producono nulla se non altro denaro attraverso illecite speculazioni, viene fatta vedere come un oltraggio alla libertà, un vilipendio al liberismo, una penalizzazione dall’antico sapore di vetero comunismo. Ma la patrimoniale  non è ,e non vuole essere, una vendetta ma un'azione di giustizia sociale che obblighi quanti hanno goduto dei privilegi che li hanno arricchiti o resi più ricchi, di restituire alla collettività una parte del mal-guadagnato, che ha provocato la dilatazione del debito sovrano spalmato, in parti uguali, sull'intera popolazione nazionale, così che il disoccupato risulta debitore, in quota parte, della medesima cifra dell’evasore fiscale che non ha mai contribuito ai costi dello Stato.

Il primo passo per incentivare l'economia reale che prevede investimenti produttivi, creazione di posti di lavoro e competitività, dovrebbe essere la ricerca dei fondi indispensabili per favorire la ripresa, direttamente collegata all'economia reale. Ciò sarebbe possibile con una severa patrimoniale; senza di questa tutte le alchimie del governo Letta non potranno avere successo.  Gli accordi con la Svizzera per identificare i grandi evasori e costringerli a pagare il dovuto, devono subire una accelerazione, senza promesse di sconti, amnistie, condoni o scudi fiscali; il mancato introito di tali reati ricadranno sulle spalle  delle fasce più deboli della popolazione, che Berlusconi oggi difende, esaltando la legittimità delle manifestazioni anche violente, delle quali vorrebbe impadronirsi a scopo elettorale. Il rientro dei capitali dall’estero deve seguire la via della giustizia sociale e non deve diventare una regalia ai furbi fatta su misura da altri furbi, come è stato con lo scudo fiscale del governo Berlusconi di fine ventennio.

Rosario Amico Roxas

2013-12-17

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