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DOPO LE PRIMARE È IL MOMENTO DI DEFINIRE IL CAMBIAMENTO | S.Cofferati

| Scritto da Redazione
DOPO LE PRIMARE È IL MOMENTO DI DEFINIRE IL CAMBIAMENTO | S.Cofferati

Le primarie dell´8 Dicembre per l´elezione del segretario del Partito Democratico hanno visto una partecipazione altissima, ben al di sopra delle previsioni, sintomo molto confortante della volontà di partecipazione del popolo di elettori e simpatizzanti del PD. Il risultato è poi abbastanza netto nel definire la vittoria di Renzi e la sconfitta degli altri contendenti alla segreteria.

La gran parte dei commentatori descrivono la vittoria di Renzi come una forte spinta al cambiamento. Non escludo che lo sia, ma credo allo stesso tempo che le cose siano più complesse.

Non credo infatti che il cambiamento dipenda soltanto dal cambio di un gruppo dirigente o dalla sua storia, quanto piuttosto dipenderà dal merito delle proposte per le riforme istituzionali, economiche, sociali che appaiono oggi necessarie ed urgenti e che il PD avrà il compito di proporre e portare ad approvazione.

Entrando nel merito si potrebbe infatti scoprire che le idee di cambiamento non si sovrappongono più agli schieramenti congressuali, ma le attraversano e le scombinano.

Penso innanzitutto al rapporto col Governo. Se nel dibattito congressuale la candidatura di Gianni Cuperlo è apparsa come la più leale al Governo Letta, sia Renzi che Civati hanno invece espresso posizioni non entusiaste. Adesso spetterà al segretario, senza rinunciare al suo progetto politico, riuscire a fare sintesi delle differenti posizioni emerse tra gli iscritti al partito. Se cosi non fosse il rischio di demotivare una parte sarebbe forte e controproducente. Non c'è pericolo di scissione, la lealtà di tutti è fuori discussione, come lo è stata in occasione delle altre primarie.

Sergio Cofferati

2013-12-14

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