Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 04.16

Dossier Coldiretti: ‘Nella green economy c’è lavoro per i giovani’

Dalle chips di pane all’afrodisiaco dei Maya, tutte le idee anticrisi. Tra le innovazioni, il pecorino anticolesterolo, le api contro l’inquinamento e gli abiti anallergici

| Scritto da Redazione
 Dossier Coldiretti: ‘Nella green economy c’è lavoro per i giovani’

Da chi ha inventato la prima chips di pane leggera, croccante e ai mille sapori, a chi ha sperimentato con successo un prodigioso energizzante afrodisiaco riscoprendo un’antica ricetta Maya; da chi ha testato la stravagante coltivazione di microalghe, molto apprezzate in cosmetica e in ambito salutistico (e anche in agricoltura, come fertilizzanti naturali) a chi ha avviato un virtuoso progetto di biomonitoraggio ambientale, utilizzando le proprie api come vere e proprie centraline antinquinamento nella Terra dei Fuochi; fino a chi ha avuto la brillante idea di produrre la prima caramella contadina a base di vera frutta. Sono queste solo alcune delle idee creative che battono la crisi presentate al concorso Oscar Green 2014, il premio per l’innovazione dei Giovani della Coldiretti, sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica, a testimonianza del profondo processo di rinnovamento green in atto nelle campagne, come dimostra il fatto che quasi un’impresa agricola italiana su tre è nata negli ultimi 10 anni.

«I nostri giovani incarnano le potenzialità e la forza del nostro territorio, un tessuto produttivo ricco, capillare, che coinvolge milioni di uomini e che per le sue caratteristiche rende l’Italia competitiva anche all’interno dei processi di mondializzazione dell’economia e delle idee», dichiara il Presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo. C’è anche chi produce un miracoloso pecorino anticolesterolo, che addirittura abbassa i livelli dell’atavico nemico del cuore, o chi ha deciso con coraggio e determinazione di diventare “agricustode” di un intero borgo abbandonato, sperimentando con successo antiche coltivazioni, ma anche chi ha realizzato con entusiasmo e passione una “commovente” crema ottenuta dalla lacrima di vite, a chi ha ricavato dalla coltivazione della canapa (per tanto tempo demonizzata) straordinarie ricette culinarie, ma anche materiali molto utili per la bioedilizia. In dettaglio, tra le tante novità di quest’anno all’Oscar Green, sorprendente è la nuova esperienza imprenditoriale di Domenico D’Ambrosio, che ha inventato la prima chips di pane sfruttando l’idea di un gesto antico, quello di strappare la corteccia del pane, che ad Altamura, in Puglia, si compie da secoli, per consuetudine. Da qui infatti nasce l’intuizione di creare una vera e propria sfoglia di semola di grano duro, ai mille sapori dall’extravergine, al formaggio leggero e digeribile di cui si può fare una scorpacciata senza temere per la linea. All’origine della brillante idea di Carlo Maria Recchia di produrre un nettare energizzante e afrodisiaco in Lombardia ci sono invece i Maya, che utilizzavano lo stesso composto per sconfiggere i guerrieri durante le battaglie. In soli tre mesi, Carlo ha esaurito tutte le scorte di prodotto e ha già raccolto nuovi ordini, raddoppiando la superficie coltivata. Ma tra i giovani da Oscar della Coldiretti c’è anche Salvatore Sorbo, giovane apicoltore che ha messo le sue arnie a disposizione di Cara Terra, un virtuoso progetto di biomonitoraggio dell’ambiente, nella Terra dei Fuochi, attraverso le api. Questo ambizioso progetto prevede la collaborazione delle Università di Napoli e del Molise, e ha lo scopo di trasformare gli alveari e le arnie delle api in vere e proprie centraline di biomonitoraggio per rilevare il grado di inquinamento presente sul territorio. Matteo Castioni ha invece sperimentato con successo la stravagante idea di coltivare in Veneto microalghe davvero portentose: non solo vengono utilizzate nel mondo della cosmesi e consigliate come integratori e ricostituenti nelle diete ipocaloriche, ma sono molto utili anche in agricoltura, perché risultano ottimi fertilizzanti naturali. Tiziana Calabrese è riuscita a produrre in Calabria la prima caramella contadina a base di gustosi frutti coltivati con passione e dedizione. Ribes, mirtilli, more, fragole e lamponi si trasformano in gustose e sane caramelle da poter offrire ai bambini senza nessuna controindicazione. E ancora, in Trentino, Daniela Devigli si è tuffata nel passato della tradizione contadina per scoprire che la linfa della vite ha un potere energizzante ed è ricca di preziosi principi attivi, ideali per la realizzazione di creme e prodotti per il corpo. Carlo Santarelli, in Toscana, produce con successo un pecorino anticolesterolo, un progetto scientifico realizzato dal caseificio di Carlo, in collaborazione con le Università di Pisa e di Cagliari, che ha un aspetto davvero sorprendente: il pecorino viene realizzato semplicemente modificando le abitudini alimentari delle greggi e cambiando i pascoli. Pasquale Polosa, infine, in Basilicata, ha individuato un antico canapaio e ha coltivato canapa a basso contenuto di principio attivo e ad alto contenuto di proprietà terapeutiche. Ecco i trasformati: un olio da impiegare nella medicina e nella nutrizione umana, farine e biscotti, pasta e cioccolato, ma anche fibra, tessuti e materiale per la bioedilizia, oltre a pannelli fonoassorbenti.

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