Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 17.48

Europa. Polonia, Lituania e Ucraina varano una brigata comune

Pubblichiamo il punto di Matteo Cazzulani

| Scritto da Redazione
Europa. Polonia, Lituania e Ucraina varano una brigata comune

La formazione militare LitPolUkrBrig ha lo scopo di partecipare alle missioni di pace internazionali, favorire l’integrazione militare ucraina e gettare le basi per la realizzazione di un esercito unico europeo. Il progetto è anche in linea con le direttive approvate nel recente vertice NATO di Newport per la difesa dei Paesi membri più a est. Un tempo, Lublino è stata la sede della celebre Unione che nel 1569, per mezzo della fusione tra la Corona polacca e il Granducato di Lituania, ha portato alla nascita del Commonwealth polacco-lituano: entità statale, nota anche come Repubblica delle Due Nazioni Polacco-Lituana, che si è caratterizzata per l’elezione diretta del sovrano da parte dell’assemblea di tutti i nobili e per la tolleranza nei confronti di ogni credo in un’Europa insanguinata dalle Guerre di Religione. Oggi, Lublino non è solo la culla del Commonwealth polacco-lituano (che ha compreso fino al 1792 territori e popolazioni delle attuali Polonia, Lituania, Ucraina, Bielorussia, e di parti di Lettonia e Russia) ma è la sede della LitPolUkrBrig: una brigata, composta da reparti armati di Polonia, Lituania e Ucraina, impegnata nelle missioni di pace internazionali e nel rafforzamento della partnership militare tra i tre Paesi dell’Europa centro-orientale. Nello specifico, come riportato dalla Reuters, presso la base di Lublino, dove già stazionano 50 soldati polacchi, si aggiungeranno reparti lituani e ucraini fino a raggiungere un totale di 250 militari: un progetto simbolico che, secondo i progetti, può incrementare fino a diventare un modello di integrazione militare per tutta l’Unione Europea. La genesi della LitPolUkrBrig ha inizio nel 2009, con una lettera di intenti tra i tre Paesi fondatori orientata alla realizzazione di un progetto militare per rafforzare l’integrazione Euroatlantica dell’Ucraina, rinsaldare la collaborazione tra gli eserciti nazionali nell’ambito della NATO, gettare le basi per la realizzazione di una brigata militare unica europea. A commento della firma, avvenuta a Varsavia presso la residenza presidenziale, il Presidente polacco, Bronislaw Komorowski, ha espresso rammarico per il ritardo con cui è avvenuta la realizzazione del battaglione che, nell’immediato, aiuta l’esercito ucraino a collaborare con l’Occidente.

«Voglio ricordare che Polonia e Lituania sono impegnate nel sostenere l’Ucraina non solo sul piano militare, ma anche su quello delle riforme dell’amministrazione locali e delle piccole e medie imprese», ha dichiarato Komorowski. Positivo è stato il commento del Ministro della Difesa polacco, Tomasz Siemoniak, che ha sottolineato come la realizzazione della brigata sia in linea sia con la recente firma dell’Accordo di Associazione tra UE e Ucraina, che con gli intenti di rafforzare la partnership militare tra Kyiv e l’Occidente espressi durante il recente vertice NATO di Newport. «La brigata aiuta a rafforzare l’amicizia tra Polonia, Lituania e Ucraina, e a garantire più sicurezza in Europa centro-orientale», ha commentato, a sua volta, il Ministro della Difesa lituano, Juozas Olekas. Positivo è stato anche il commento del Ministro della Difesa ucraino, Valeriy Heletey, che, dopo aver illustrato come l’Ucraina già collabori con Polonia e Lituania in diverse missioni pace nel Mondo, dal Kosovo alla Bosnia-Erzegovina, ha evidenziato come, a oggi, Kyiv sia vittima di un’aggressione militare da parte della Russia.

L’esercito della Russia provoca in Europa e Nordamerica

Oltre all’Ucraina, la Russia, come riportato da TVN24, ha però dimostrato con provocazioni recenti di avere anche altri obiettivi sul piano militare: l’Europa e tutta la Comunità Euroatlantica. Nella giornata di venerdì 19 settembre, bombardieri di categoria SU-24 hanno ripetutamente violato lo spazio aereo della Lettonia e della Svezia: un fatto che ha gettato in allarme il Governo svedese appena eletto. Del resto, già in passato, sempre a causa degli sconfinamenti dei velivoli militari russi, Stoccolma ha cambiato i vertici militari e ha ipotizzato un suo immediato ingresso nella NATO per tutelare la sua sicurezza nazionale. Oltre a Lettonia e Svezia, sconfinamenti di aerei militari russi si sono verificati anche in Gran Bretagna, dove, sempre venerdì 19 settembre, velivoli di categoria Tu-95 hanno violato lo spazio aereo britannico, e sono stati subito intercettati da aerei della Royal Air Force. In aggiunta all’Europa, le provocazioni militari della Russia si sono verificate anche negli Stati Uniti d’America dove, come riportato dalla CNN e registrato dal NORAD, una flotta di MIG-35 e aerei cisterna si è avvicinata allo spazio aereo USA, nei cieli dell’Alaska. Pronta è stata la risposta dell’esercito USA, che ha scortato, fino all’allontanamento dallo spazio aereo degli Stati Uniti, gli aerei militari russi che, tuttavia, si sono poi avvicinati allo spazio aereo del Canada.

Matteo Cazzulani, analista politico dell’Europa centro-orientale

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