Il governo rinuncia – per ora - al piano sul nucleare, ma respinge gli emendamenti del PD volti a cancellare tutti i riferimenti normativi in merito e a togliere, così definitivamente, il nucleare dalla strategia energetica.
E’ chiaro che questa scelta è figlia di un tatticismo mirato a salvaguardare, ancora una volta, il premier dal Referendum.
Di fatto, però, è anche l’ammissione del fallimento delle proprie politiche energetiche, dopo aver distrutto le politiche sulle rinnovabili con la cancellazione degli incentivi energetici.
Per quanto riguarda il Partito Democratico, questo non fermerà la battaglia sui referendum e l’azione che nei prossimi giorni verrà messa in campo, anche attraverso l’adesione ai comitati, per gli altri quesiti: l’acqua e il legittimo impedimento.
Cinzia Fontana
Senatrice PD