Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 21.16

Giovani PD. Lettera aperta a Meloni

| Scritto da Redazione
Giovani PD. Lettera aperta a Meloni

RUBY: LETTERA GIOVANI DEMOCRATICI A MELONI. Caro Ministro Meloni,
nei tuoi confronti ho sempre nutrito la stima di chi apprezza il tuo percorso
fatto di militanza, di autentica passione politica, di autonomia di giudizio
e di scelta. Tante cose ci dividono, non il modo di concepire la dignità
della politica. Per questa ragione, di fronte alla miseria che la nuova
inchiesta sul Presidente del Consiglio porta a galla, mi sento in dovere di
chiederti una presa di posizione che, in coerenza con ciò che rappresenti,
difenda la dignità della politica e delle donne, al di là del colore politico.
Ti chiedo infatti se, anche ammettendo che non abbia alcun rilievo penale,
questa vicenda non riveli che il nostro presidente del Consiglio sia
ricattabile, se non sotto ricatto; se non riveli un modo di concepire le
donne umiliante per qualsiasi cittadina; se non riveli un sottobosco fatto di
scambi squallidi, di carattere economico ed in qualche caso politico; se non
riveli, insomma, che il premier, più che vittima della magistratura, sia
vittima di sé stesso. Avrei preferito persino io, da cittadino, non trovarmi
ad attaccare il Premier su questo, per l'onorabilità del nostro paese, ma non
possiamo chiudere gli occhi.
Scrivo a te, caro ministro, perché per profilo e per percorso sei distante
dalla cultura di coloro i quali si stanno sbracciando in queste ore per
difendere il presidente del Consiglio, sempre baciapile nei confronti delle
gerarchie vaticane e moralisti in pubblico e che oggi annaspano miseramente
davanti ai microfoni e alle telecamere, legati a brandelli di potere e
dimentichi di ogni dignità.
Scrivo a te, che di certo non devi a rapporti particolari con Berlusconi il
tuo ruolo. Scrivo a te, caro Ministro perché sei una donna di destra e ti
chiedo come sia possibile continuare a lavorare in un governo il cui
presidente ha questa concezione delle giovani donne, che avrebbero bisogno di
ben altro per uscire dalla condizione in cui sono relegate in Italia. Compi
un atto di dignità, quella che ti abbiamo sempre riconosciuto, inchiodali
davanti alle loro responsabilità, prendi coscienza del tuo ruolo e dimettiti,
per il tuo bene e per quello delle donne italiane.
                                                                            
Fausto Raciti,
Segretario nazionale dei Giovani democratici


Partito democratico
Ufficio stampa
via Sant'Andrea delle Fratte 16 - Roma
tel. 06-695321
ufficiostampa@partitodemocratico.it

1533 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria