Egregio Direttore La Sinistra arriverà alle elezioni politiche in modo frammentato? Si unirà frettolosamente per superare lo sbarramento? Oppure riuscirà a mettere assieme alcuni punti programmatici che dicano cosa vuole essere , chi vuole rappresentare e di conseguenza raccogliere la fiducia di tanti cittadini orfani di una forza politica da troppo tempo, una Sinistra che sappia dare delle risposte concrete ai loro bisogni.
Saremmo in un’altra situazione se non ci fosse stata la fuoriuscita dal gruppo parlamentare di SEL di tanti deputati, se non fosse messo in campo ( altro che progressista) in modo cronologico scadenze atte per far morire nella culla Sinistra Italiana , scelta per fortuna non riuscita, oggi a Sinistra avremmo un punto di riferimento più consistente.
A mio parere non può essere il Pisapia propenso ad appoggiare Renzi , pronto anche a candidarsi alle primarie del PD, il Pisapia che al referendum costituzionale ha votato SI , oggi a voler essere il padre federatore della Sinistra, le porte devono essere tutte spalancate , assieme anche alle finestre, ma se vogliamo essere credibili e coinvolgenti, abbiamo bisogno di figure fresche e nuove , come Anna Falcone o altri che si sono spesi nella difesa della nostra costituzione.
Io sono uno che vorrebbe unire la sinistra, che vorrebbe renderla utile, la conferma di quello che affermo è che a Gussola ci stiamo riuscendo, si lavora assieme , e nel contempo tante scadenze non sono più laboriose o divisive, ma coinvolgenti.
Quindi ora vicini alla scadenza elettorale non dobbiamo fasciarci la testa di fronte allo sbarramento del 5% , anche se questa proposta di legge elettorale chiamata Tedesca , di tedesco ha ben poco, la Sinistra non dovrebbe temere questo sbarramento, anzi esso dovrebbe aiutare a superare personalismi, smarcamenti, rendite di posizione.
Il 5% dovrebbe essere lo sprone per unire, per preparare un programma di sinistra. Se la Sinistra non è in grado di superare questo sbarramento, se nel corpo elettorale non rappresenta neppure il 5% dovrebbe fare un serio ripensamento.
Quindi io sono fiducioso, il cammino intrapreso da Sinistra Italiana, il suo radicamento che in questi ultimi mesi si è verificato su tutto il territorio nazionale, eleggendo gruppi dirigenti, coinvolgendo gli iscritti ( anche se a oggi sono pochi) ha gettato il seme dell’unità.
Tanti parlano di centrosinistra, una parola ormai vuota, perché se non vi è una forza autenticamente di sinistra che ne difenda i valori e la progettualità , rimane solo il centro e non è cosa buona.
Quindi mi auguro che sin da ora ci si metta al lavoro,nel poco tempo che rimane da qua alle elezioni, per cercare in tutti i modi una strada comune, non mettiamo il carro davanti ai buoi parlando di partito unico, accontentiamoci di un progetto di società condiviso, poi le cose positive seguiranno di conseguenza.
Non dobbiamo avere paura del 5% di sbarramento, percepiamolo come un lievito per le nostre idee , per il nostro impegno, per le risposte concrete che dobbiamo dare ai tanti che per troppo tempo sono rimasti senza voce.
Gerelli Sante, Circolo Sinistra Italiana Gussola