Nella giornata di ieri, insieme ad altri quattro Parlamentari di SEL, ho visitato la base militare americana di Aviano.
Nella base friulana sono stoccate 50 testate B61 (e almeno 20 nella vicina Ghedi), residuati della guerra fredda, che possono essere utilizzate sugli F16 americani, belgi e olandesi oltre che sui nostri caccia Tornado.
All’incontro, durante la visita, erano presenti le Autorità Militari e il Console per gli Affari Politici i quali, alla nostra precisa domanda, non hanno potuto negare la presenza delle suddette terribili bombe B61.
Siamo assolutamente convinti che sia necessario conoscere come queste vengono gestite rispetto al territorio circostante, quali sono i piani di evacuazione e quali le procedure di monitoraggio delle radiazioni.
Come SEL partiamo da un presupposto: l'Italia è un Paese sovrano, è dentro gli accordi della Nato, e quindi deve rispettare il Trattato di non proliferazione nucleare (che prevede l'impegno a non detenere ordigni nucleari sul proprio territorio) e ancora prima la Carta Costituzionale che prevede la sola difesa dei nostri confini: non crediamo che gli interessi da difendere con le armi siano, ad esempio, quelli dei petrolieri nei mari dell'India.
Per questo porteremo presto, anche questa istanza, nelle aule romane.
On. Franco Bordo
Deputato per Sinistra Ecologia Libertà
2013-06-11
