Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 07.15

I nuovi bus euro6 per Cremona sono inquinanti. E’ necessario passare all’elettrico di Enzo Rangognini (Rif.Com.)

Signor direttore, il suo giornale recentemente ha dato notizia del rinnovo della flotta degli autobus di Cremona e suo territorio con 9 veicoli di ‘ultima generazione’ da parte della società Arriva-Italia, diretta emanazione di Deutsche Bundesbahn (le Ferrovie tedesche), che nel 2015 ha rilevato Km, società un tempo a partecipazione comunale.

| Scritto da Redazione
I nuovi  bus euro6 per Cremona sono inquinanti. E’ necessario passare all’elettrico di Enzo  Rangognini (Rif.Com.)

I nuovi  bus euro6 per Cremona sono inquinanti. E’ necessario passare all’elettrico di Enzo  Rangognini (Rif.Com.)

Signor direttore, il suo giornale recentemente ha dato notizia del rinnovo della flotta degli autobus di Cremona e suo territorio con 9 veicoli di ‘ultima generazione’ da parte della società Arriva-Italia, diretta emanazione di Deutsche Bundesbahn (le Ferrovie tedesche), che nel 2015 ha rilevato Km, società un tempo a partecipazione comunale.

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E' nostra opinione che i cremonesi abbiano perso una grande occasione per diminuire l'inquinamento in città. La preoccupazione principale della detta azienda non ci sembra sia di rendere il nostro territorio meno inquinato. I progressi ambientali promessi con il rinnovo della flotta di 100 automezzi coni nuovi buseuro6 sono nient’al tro che il rispetto della legge europea tesa a ridurre gli inquinanti dovuti agli autoveicoli.

Ricordiamo che i detti 9 bus sono a gasolio, da molti anni considerato il più inquinante fra i propellenti e di fatto da molti accantonato, e che ritorna ora, solo nominalmente, nei parametri di legge per un artificio tecnico che dovrebbe abbassare il particolato inquinante. E’ vero che ci sarà un miglioramento rispetto ai 9 vetusti mezzi rottamati già circolanti da decenni, ma la flotta viene rinnovata solo nella misura di meno del 10 %. Con un tale ritmo occorreranno dai 15 ai 20 anni per completare il totale rinnovo.

Dov’è la sostenibilità tanto declamata? Dov'è la «grande capacità di innovazione e lungimiranza di Cremona » dichiarata dall’amministratore delegato dell’azienda? La sostenibilità del pessimo trasporto urbano dovuto a continui tagli di percorrenza - per intere giornate alcuni quartieri sono privi dimezzi pubblici - è tutta sulle spalle dei cittadini cremonesi, anzi nelle loro gambe, unico supporto da usare tra il passaggio di un bus e il successivo, cioè quando va bene fra u n’ora e l’altra. Sarebbe stato un sensibile, sia pur limitato miglioramento, se il 100% della sostituzione fosse stata prevista in 2 o 3 anni.

Per ora possiamo parlare di una riduzione di meno del 10% dell’inquinamento provocato dai soli automezzi di trasporto pubblico,  una percentuale irrisoria ma importante dal punto di vista strategico se fosse stata impostata una scelta coraggiosa di cambio di rotta, verso una totale eliminazione dei motori a propellente organico. I cremonesi aspirano a una città sempre meno inquinata, usando da subito le possibilità tecniche che già possono essere adottate. Questi bus a gasolio, presentati come ‘moderni’, sono ormai considerati obsoleti rispetto a sistemi di trasporto elettrici dal costo e prestazioni molto vicini ai veicoli diesel.

Il costo dei 9 bus, di cui solo 3 saranno destinati alla città di Cremona mentre gli altri 6 circoleranno in provincia, è stato di 2,5 milioni di euro. Con la stessa spesa si sarebbe potuto attuare un primo salto di qualità, acquistando 6-8 bus elettrici di ridotte dimensioni da inserire nelle percorrenze cittadine con un incrocio delle linee e una frequenza finalmente idonea a limitare sensibilmente l’intera area ‘entro le mura’ al traffico veicolare privato.

La Svizzera da sempre è molto attenta al proprio ambiente urbano e privilegia il trasporto su rotaia al trasporto su gomma: per questo evita di usare i mezzi a gasolio euro 6 e sta gradualmente sostituendo il parco bus a combustibile fossile con quelli elettrici.

Anche in Lombardia ci son realtà che hanno intrapreso una tale scelta autenticamente sostenibile: dal gennaio 2018 a Bergamo entreranno in funzione 12 autobus elettrici con 16 pensiline dotate degli accorgimenti per informare i passeggeri con relativi collegamenti telematici. Il costo annunciato

di 6,5 milioni di euro conferma l’equi valenza con i costi dei bus a gasolio acquistati a Cremona ma con ben altro impatto. Dal momento che Arriva-Italia ha dichiarato di voler rinnovare tutto il parco autobus, riteniamo che per quelli cittadini debba da subito decidere di praticare questa fondamentale scelta alternativa.

Enzo Rangognini (Rifondazione Comunista di Cremona)

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