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Il bosco lombardo aumenta ogni 5 ore della superficie di un campo di calcio

624 mq a testa: un patrimonio ambientale ed economico

| Scritto da Redazione
Il bosco lombardo aumenta ogni 5 ore della superficie di un campo di calcio

Il bosco lombardo aumenta ogni 5 ore della superficie di un campo di calcio. È lo sforzo che fa il nostro territorio per contrastare l’andamento in senso diametralmente opposto del pianeta: dove un bosco pari a un campo di calcio si perde ogni minuto. Detto in altri termini: in un mese e mezzo le foreste del mondo si riducono di una superficie pari a tutti i boschi della Lombardia. L’impari battaglia registra nel 2013 un aumento di 1430 ettari, +0,2% rispetto al 2012 nella stima della superficie boscosa lombarda, pari a 622811 ettari, confermando la regione al 3° posto in Italia per superficie forestale, con il 7% delle foreste italiane. Certamente, rapportato alla densissima e crescente popolazione, il dato cambia: i lombardi tra il 2012 e il 2013 sono aumentati dell’1,8% per cui i metri quadri procapite di foresta a disposizione sono scesi dai 634 ai 624, che è più o meno lo standard degli ultimi anni, ben al di sotto dei 1700 mq italiani o dei 3200 mq europei. I dati sono frutto del 7° Rapporto sullo stato delle foreste in Lombardia, quest’anno aggiornato al 31 dicembre 2013, elaborato come di consuetudine da ERSAF su incarico della Direzione Agricoltura di Regione Lombardia.

Nel rilevare che «una superficie a bosco è tanto più utile quanto più è gestita, monitorata, curata da agricoltori, imprenditori, consorzi», l’Assessore all’Agricoltura Gianni Fava ha annunciato, presentando il Rapporto, che «il nuovo Programma di sviluppo rurale prevede misure specifiche sul comparto: sono previsti aiuti per 127 milioni di euro, ai quali devono aggiungersi altri 50 milioni di euro di trascinamenti per mancato reddito e per manutenzione agli impianti di arboricoltura sul PSR 2007-2013. Più dettagliatamente, 24 milioni sono destinati alla realizzazione e miglioramento di infrastrutture logistiche e di servizio per la movimentazione dei prodotti legnosi, per tener conto delle difficoltà di prelievo che esistono in molte aree boschive difficilmente accessibili; 62,25 milioni di euro per finanziare impianti di pioppo o di arboricoltura; 30 milioni per la prevenzione del dissesto idrogeologico nei boschi e per la prevenzione di danni da incendi boschivi, oltre alla sistemazione dei boschi colpiti da incendi forestali o altre calamità naturali. Inoltre, 11 milioni di euro costituiranno la dote per gli investimenti in impianti e attrezzature per la prima lavorazione in aree di raccolta e stoccaggio, con l’obiettivo di incrementare i livelli di redditività e rendere economicamente più sostenibile la gestione delle foreste lombarde».

La presidente ERSAF Elisabetta Parravicini, da parte sua, ha evidenziato la funzione ambientale del bosco lombardo, «che costituisce un polmone ecosistemico di grandissimo rilievo nella regione più industriale del Paese», ma anche la «valenza economica strategica in riferimento all’attrattività turistica: le foreste lombarde sono bellissime!». ERSAF gestisce venti foreste di proprietà di Regione Lombardia, «puntando a creare e consolidare buone pratiche di gestione che siano d’esempio per tutto il territorio, a cominciare dalla certificazione, rinnovata proprio a fine dicembre a seguito di accurate ispezioni, di buona gestione forestale secondo gli schemi FSC e PEFC. È stato in questo modo riconosciuto il rinnovato impegno di ERSAF, sottolineato anche dall’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione delle Linee di indirizzo per il rinnovo della certificazione forestale delle Foreste di Lombardia. Con il rinnovo, la certificazione è stata estesa anche alla catena di custodia: in questo modo tanto i lotti boschivi, quanto il legname da opera e la legna da ardere prodotti in amministrazione diretta, potranno essere venduti come certificati sia PEFC che FSC». La certificazione è uno degli impegni presi con la Carta delle foreste firmata dieci anni fa da Regione ed ERSAF, che prevede una gestione condivisa, tramite il Contratto di foresta, da parte dei diversi soggetti del territorio.

In allegato, il .pdf integrale del Rapporto sullo stato delle foreste in Lombardia al 31 dicembre 2013 (peso del file: circa 24 MB).

Allegati Pdf:

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