Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 06.03

Il coronavirus affonda il mercato dell'auto

Le immatricolazioni, riferisce il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono scese dell'85,42% a quota 28.326. Crollano anche le vendite di Fca: in tutto i nuovi autoveicoli immatricolati sono stati 4.649, con un calo del 90,34%. Le concessionarie figurano tra le attività chiuse perché non essenziali

| Scritto da Redazione
Il coronavirus affonda il mercato dell'auto

Il coronavirus affonda il mercato dell'auto a marzo. Le immatricolazioni, riferisce il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono scese dell'85,42% a quota 28.326. A marzo dell'anno scorso erano state 194.302. Nel I trimestre la contrazione è risultata pari al 35,47% a 347.193 unità, contro le 538.067 dei primi tre mesi del 2019. Un crollo così non si era mai visto. A livello assoluto si torna agli Anni 'Sessanta, quando però sulle strade italiane circolavano appena 2.431.171 auto contro le 38.360.000 di oggi.

Per il centro studi Promotor, "la drammatica caduta delle vendite di auto in marzo è interamente dovuta all'emergenza coronavirus e al conseguente blocco della stragrande maggioranza delle attivitè produttive. Le previsioni per i prossimi mesi sono di cali analoghi o superiori fino a che durerà l'emergenza". Dall'inchiesta congiunturale condotta dal "denuncia una caduta verticale nell'acquisizione degli ordini e si attende mercato in forte calo nei prossimi mesi, mentre l'indicatore di fiducia dei concessionari crolla da 25,10 di febbraio a 4,30 di marzo".

"Anche fare previsioni sull'andamento dell'intero 2020 è complicato. Occorrerebbe infatti sapere "quando l'emergenza finirà, operazione che, in questo momento", afferma il Csp, "appare assolutamente azzardata. È lecito comunque ritenere che il calo del mercato dell'auto nel 2020 sarà comunque veramente severo e dipenderà sia da come verrà affrontata l'emergenza nei prossimi mesi sia dalle misure che si adotteranno per rilanciare la domanda a emergenza finita".

E un grido d'allarme arriva dai concessionari, secondo cui "c'è da aspettarsi che fra marzo ed aprile il mercato auto possa perdere 350.000 pezzi e un possibile calo del 60% su base annua ove dovessero permanere i provvedimenti attualmente in vigore. Tutto questo", afferma il presidente di Federauto, Adolfo De Stefani Cosentino, "è molto preoccupante per la tenuta del sistema occupazionale delle concessionarie: nel 2007-2019, di fronte a un calo del 23,2%, persero il lavoro circa 30.000 addetti. È presto per tirare conclusioni perché dobbiamo ancora capire come evolverà la situazione nei prossimi mesi", conclude, "ma oggi non possiamo essere ottimisti".

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