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IMMIGRATI PERCHE' REGOLARIZZARE CI CONVIENE Rosanna Ciaceri (Cremona)

Con la bozza di regolarizzazione, o emersione, degli stranieri privi di permesso, la si chiami come si vuole, il Governo si appresta a fare la cosa più sensata di questi ultimi tempi e per giunta in emergenza sanitaria.

| Scritto da Redazione
IMMIGRATI PERCHE'  REGOLARIZZARE CI CONVIENE Rosanna Ciaceri (Cremona)

PERCHE'  REGOLARIZZARE CI CONVIENE Rosanna Ciaceri (Cremona)

Con la bozza di  regolarizzazione, o emersione, degli stranieri privi di permesso, la si chiami come si vuole, il Governo si appresta a fare la cosa più sensata di questi ultimi tempi e per giunta in emergenza sanitaria.

Finita o accantonata la propaganda che aveva dato luogo al cosiddetto “decreto sicurezza” e le consuete diatribe tra parti opposte, ha vinto il buon senso e il dictat della vera sicurezza; ha vinto una donna pratica al governo, Teresa Bellanova, che ha parlato chiaro sulle condizioni di sfruttamento in agricoltura e costretto a riflettere sulla strada pericolosa su cui ci eravamo avviati per rifiutarci di vedere la realtà.

Per noi “ buonisti” i diritti umani sono sacrosanti, ma anche se in Italia fossimo tutti ciechi e vorremmo gli immigrati a casa ( i promessi 600.000 !) con il primo volo charter, ora ci tocca guardare in faccia la situazione e la smetterla di fare il gioco della propaganda elettorale, tanto più che con il coronavirus per un po' le elezioni ce le possiamo dimenticare....

Di rimpatri con le frontiere chiuse non se ne parla proprio, le baraccopoli sia al Sud che al Nord scoppiano letteralmente, i problemi sanitari e di sicurezza delle banlieues sono vere bombe a orologeria: o facciamo pulizia noi Stato, con intelligenza, integrando i lavoratori a nero, o ci penserà la criminalità organizzata.  Scelta inevitabile e urgente.

Per completare il quadro, pensiamo ai tribunali intasati e al collasso, con migliaia di ricorsi pendenti di migranti a cui è stato rifiutato il rinnovo del permesso o la domanda di asilo, e magari lavorano occasionalmente in attesa del pezzo di carta, che permetta loro di emergere e iniziare una vita al sicuro. Un costo pesante per le casse dello Stato.

E le badanti? Esistono anche loro e ce ne ricordiamo solo oggi che il coronavirus ha messo in rilievo il loro ruolo indispensabile. Anche questo però in sicurezza, o scapperanno tutte.

Questo “pipistrello” ci sta finalmente costringendo a cambiare il paradigma; prima era la politica ( e la propaganda ) che regolava le scelte, ora è l'economia, ed è una priorità che sa come orientare con molta semplicità il mercato: fare incontrare domanda e offerta di lavoro.

Elementare.

La Bellanova ha stimato il fabbisogno urgente nelle campagne, con i raccolti che rischiano di marcire, di lavoratori tra le 270.00 alle 350.000 unità, segnalati dalle associazioni di categoria: i conti sono presto fatti, visto che con le frontiere chiuse non si potrà più attingere agli stagionali venuti dall'estero!! Era d'altra parte illogico chiamare gente da fuori, dal momento che di disoccupati o lavoratori a nero in Italia ce ne sono anche di più. Sono soltanto invisibili, senza documenti.

Dunque: o regolarizziamo e salviamo interi settori produttivi o collassiamo.

Fine degli approvvigionamenti, fine del lavoro e del welfare.

Non è perchè siamo “ troppo buoni”, proprio perchè siamo legati al portafoglio e capaci di fare meglio i conti...

La bozza di decreto che circola prevede ( art. 1) il rilascio di un permesso per lavoro della durata massima di un anno, ma rinnovabile tramite nuovi rapporti di lavoro, da richiedere tramite gli Sportelli Unici delle Prefetture. Ovviamente non mancheranno i paletti: esclusi dal provvedimento gli stranieri colpiti da precedenti espulsioni e  condanne, o in quanto soggetti pericolosi per la sicurezza dello Stato.

Certo avremmo apprezzato che si portasse a termine il precedente progetto di regolarizzazione cui lavorava il Viminale ( Lamorgese), allargato ad altre categorie di lavoratori, ma si potrebbe fare un  passo per volta, tenendo fermo come obiettivo la tutela del lavoro e della salute per tutti.

Non fa proprio bene al paese la presenza di ghetti dove prolifera la criminalità e le pandemie circolano alla grande.

Così come proliferano coloro che lucrano sul bisogno dei migranti e fanno pagare a caro prezzo i “servizi”, dalle ospitalità necessarie per il rinnovo del permesso dei richiedenti asilo, alla cosiddetta “accoglienza”: a costoro una regolarizzazione non piace proprio, toglie loro il profitto, mentre sognano di mandarli tutti a casa.

Ne abbiamo anche a Cremona, e speriamo che una buona legge li tolga di mezzo.

Rosanna Ciaceri (Cremona)

20 aprile 2020

 

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