Venerdì, 17 maggio 2024 - ore 06.41

Immigrazione: un primo passo dell’Europa |Paolo Cova

Renzi aveva annunciato che uno dei temi caldi sarebbe stato proprio quello dell’immigrazione, sostenendo di vedere per la prima volta aprirsi una finestra di opportunità poiché, anche a livello europeo, viene riconosciuta la priorità del Mediterraneo

| Scritto da Redazione
Immigrazione: un primo passo dell’Europa |Paolo Cova

Le notizie dell’ultima ora le conosciamo tutti: dopo una nottata di duro confronto, durante il Consiglio europeo svoltosi tra giovedì e venerdì, l’Italia è riuscita a portare a casa un primo accordo con gli altri Stati membri sulla questione dei migranti: l'Europa ha accettato la redistribuzione di 40mila donne e uomini arrivati sulle coste nostre e greche. Per Matteo Renzi, che come presidente del Consiglio ha partecipato in prima persona alla discussione, si è trattato di un primo passo, ma non sufficiente. L’importante, tuttavia, è aver superato il principio del Trattato di Dublino, che, in buona sostanza, fa ricadere la responsabilità dei migranti tutta sul Paese di primo approdo.

Del Consiglio europeo Renzi era venuto a parlarci in Aula, alla Camera, il giorno precedente. E aveva annunciato che uno dei temi caldi sarebbe stato proprio quello dell’immigrazione, sostenendo di vedere per la prima volta aprirsi una finestra di opportunità poiché, anche a livello europeo, viene riconosciuta la priorità del Mediterraneo. Il premier aveva chiesto quindi un sostegno comune allo sforzo del Governo per evitare in Europa il ritorno dei muri. Previsioni poi confermate dall'esito del Consiglio che ha posto le basi non solo al superamento dell'accordo di Dublino per la gestione delle quote, ma anche della creazione di centri di smistamento dell'Ue sulle coste africane e della solidarietà dei Paesi europei rispetto a un'emergenza che non è solo italiana.

Accenno solo al secondo tema che Renzi ci aveva anticipato in Aula: la crisi economico-finanziaria e il mantenimento della Grecia all'interno dell'area dell'euro, sottolineando che per la prima volta, dopo quattro anni, una crisi economica e finanziaria non vede l'Italia sul banco degli imputati e tra gli osservati speciali.

Il resto è storia: poche ore fa il Primo Ministro greco Alexis Tsipras ha annunciato di voler indire un referendum fra pochissimi giorni per sapere dal suo popolo, che ha già orientato per il “no”, se vuole davvero rispondere alla chiamata dei creditori internazionali.

Paolo Cova (Parlamentare del PD)

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