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Inca Cgil Belgio per la tutela dei giovani

| Scritto da Redazione
Inca Cgil Belgio per la tutela dei giovani

Progetto Inca Cgil Belgio per la tutela dei giovani lavoratori precari in Europa
Lavoratori a progetto, ricercatori, tirocinanti, borsisti, dottorandi, partite Iva, lavoratori a somministrazione, occupazioni saltuarie e occasionali di vario tipo, con contratti di diritto italiano, oppure di diritto belga, inglese, tedesco, o delle istituzioni europee... Come e più che in Italia, anche in Belgio le figure professionali e le tipologie di contratto dei giovani lavoratori italiani sono molteplici, così come i dubbi, le insicurezze, i bisogni e le difficoltà che questi si trovano a dover gestire.
È la ragione per la quale, mentre in Italia la Cgil lanciava l'operazione Giovani NON + disposti a tutto, il Patronato Inca Cgil Belgio ha riunito nella propria sede decine di giovani lavoratori italiani che vivono temporaneamente a Bruxelles. Donne e uomini, età media trent’anni, professionisti iperqualificati e sottopagati, con i contratti di lavoro più diversi,  ma accomunati da una condizione di estrema mobilità e precarietà: lavoratori a progetto, borsisti, tirocinanti, ricercatori, “partite iva”, interinali, ecc.
Hanno partecipato all’incontro Stefano Tricoli, Coordinatore nazionale Inca Cgil Belgio, Italo Stellon, Presidenza Inca Cgil Francia, Maria Di Serio e Roberto D’Andrea, Segretari nazionali Nidil Cgil, il sindacato dei lavoratori atipici della Cgil. Ha condotto la riunione Carlo Caldarini, responsabile dell’Osservatorio Inca Cgil per le politiche sociali in Europa.
Obiettivo dell’incontro: creare un gruppo di lavoro “Tutela dei lavoratori mobili in Europa”, in vista dell’attivazione di un servizio di assistenza, informazione, orientamento e accompagnamento per i lavoratori atipici occupati a Bruxelles e, in prospettiva, nelle altre capitali d’Europa..
I giovani lavoratori precari daranno il loro contributo alla realizzazione dell’iniziativa promossa e sostenuta da Inca Cgil Belgio, testimoniando la propria esperienza e permettendo così di tracciare le linee guida per la creazione di un servizio su misura, tagliato sui reali bisogni e sulle domande più frequenti con cui si confronta la comunità dei giovani lavoratori atipici emigrati a Bruxelles. La partecipazione attiva dei singoli professionisti, che ogni giorno fanno esperienza delle più disparate condizioni di impiego, prestando servizio in un quadro legislativo di riferimento non sempre chiaro né garantista dei loro diritti, sarà il motore primario di questa iniziativa pilota di “mutuo soccorso”.
Il progetto sarà reso operativo su diversi fronti e prevede:
- L’apertura a Bruxelles di uno sportello del patronato Inca, dal prossimo gennaio 2011, per la tutela individuale dei giovani lavoratori italiani, precari e con contratti atipici.
- Costruzione di una prima interfaccia tra questi lavoratori e, a seconda dei casi, le rappresentanze sindacali locali (sindacato belga Fgtb),  italiane (Nidil e Flc Cgil) o della funzione pubblica europea, per gli aspetti di tutela collettiva.
- Coordinamento di azioni e campagne più propriamente “sindacali e politiche”, per una maggiore e migliore armonizzazione delle legislazioni nazionali in materia e  per una sinergia tra i rispettivi organismi rappresentativi nazionali ed europei, in vista di una tutela meno frammentata e più coerente.
- Diffusione delle informazioni in materia di lavoro precario e atipico attraverso iniziative pubbliche mirate, tra cui una “festa del lavoro giovanile” da svolgersi a Bruxelles nella primavera 2011.
La prossima riunione del gruppo di lavoro ristretto (laboratorio) si terrà il 23 novembre, ore 18,30, sempre negli uffici dell'Inca Cgil Belgio, in Rue d ela Loi 26 a Bruxelles. All’ordine del giorno la stesura di una “mappa” delle tipologie contrattuali, degli aspetti previdenziali e delle “domande più frequenti” in materia di protezione sociale.
A gennaio 2011 l’Inca Belgio promuoverà un incontro con rappresentanti sindacali di Nidil Cgil, Fgtb e delle istituzioni europee.
L’Inca è da 60 anni il punto di riferimento e raccordo di milioni di lavoratori italiani in Italia e all’estero, una guida fondamentale per conoscere i diritti previdenziali dei cittadini italiani, che opera attraverso azioni di informazione, tutela individuale, mediazione e consulenza strategica gratuita, in nome di uno stato sociale migliore. In particolari i coordinamenti nazionali dell’inca Cgil all’estero, come quello attivo in Belgio, svolgono un ruolo decisivo per ottenere il riconoscimento dei diritti sociali e del lavoro, anche fuori dall’Italia.

fonte: http://www.osservatorioinca.org/index.php?p=text&cmd=details&tbl=sezioni_record&cat_id=12&id=649

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