Venerdì, 17 maggio 2024 - ore 10.29

Inchiesta Tamoil: scommettiamo che nessuno pagherà.

| Scritto da Redazione
Inchiesta Tamoil: scommettiamo che nessuno pagherà.

INCHIESTA TAMOIL: STIAMO ASPETTANDO DALL'ESTATE 2007 !
SCOMMETTIAMO CHE NESSUNO PAGHERA' PER I DANNI CHE LA TAMOIL
HA INFERTO ALL'AMBIENTE E ALLA SALUTE PUBBLICA?

I FATTI: nel luglio 2007, a seguito di un controllo delle acque di piscina delle società canottieri che si trovano fra Tamoil e il fiume Po, viene riscontrato un grave inquinamento del sottosuolo, provocato dagli sversamenti di idrocarburi e sostanze aromatiche convogliati, nei decenni, nel fiume. La falda superficiale risulta inquinata con valori anche duemila volte superiori a quelli consentiti.  

L'INDAGINE GIUDIZIARIA: a seguito dei controlli effettuati prende avvio la prima seria indagine giudiziaria che vede coinvolti alcuni dei principali amministratori della raffineria. L'inchiesta madre, di fatto chiusa ma non ancora messa a ruolo, vede indagati cinque dirigenti Tamoil per i reati di “inquinamento di acque” e “disastro doloso e pericolo d'esplosione”.

LA GIUSTIZIA A CREMONA: sono 12.019 i procedimenti penali pendenti presso la Procura di Cremona, mentre quelli pendenti presso il Tribunale sono 2.346, ai quali vanno aggiunti 1.573 procedimenti civili pendenti (dalla Relazione, anno 2011, del P.G. della Corte d'Appello di Brescia). Senza considerare la presenza, non più sostenibile, nella provincia di Cremona di una seconda circoscrizione giudiziaria, quella di Crema.

L'INIZIATIVA RADICALE: dal 2008 al 2011 sono state ben sette le interrogazioni parlamentari presentate sul caso Tamoil dal deputato radicale Maurizio Turco. A queste vanno aggiunte una proposta di legge per l'accorpamento dei tribunali di Cremona e di Crema e un'interrogazione parlamentare sulla carenza di magistrati presso al Procura di Cremona.

QUALI PROSPETTIVE PER L'INCHIESTA TAMOIL
E PER LE ALTRE INDAGINI TUTTORA IN CORSO?

Per comprendere la gravità della situazione è sufficiente riportare le dichiarazioni del Procuratore capo di Cremona Roberto Di Martino, rilasciate a AffariItaliani.it il 9.1.2012: “Sono in grande difficoltà”, “tra poco mi dovrò occupare della strage di Piazza della Loggia”, “siamo in una situazione di quasi abbandono”, “a maggior ragione adesso con questa indagine (calcioscommesse, n.d.r.) non riusciamo a mandare avanti la Procura”.

www.radicalicremona.it

Nella foto il presidio silenzioso dei radicali cremonesi davati al tribunale.

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