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La Cina divisa tra siccità devastanti e inondazioni

Intensificate le misure per il controllo delle inondazioni e per soccorrere le regioni e province colpite dalla siccità

| Scritto da Redazione
La Cina divisa tra siccità devastanti e inondazioni

Il 16 agosto il Quotidiano del Popolo  ha annunciato che «Il quartier generale cinese per il controllo delle inondazioni e i soccorsi alla siccità e il Ministero della gestione delle emergenze hanno formulato specifici piani di controllo delle inondazioni e di soccorso alla siccità per prevenire vittime». Forti piogge stanno continuando a colpire parti della Cina nord-occidentale, della Mongolia interna, della Cina settentrionale e della Cina nord-orientale n mentre la siccità causata dalle alte temperature non dà tregua nel bacino del fiume Yangtze.

L’organo ufficiale del Partito Comunista Cinese ha ricordato che «Le autorità locali sono state esortate a anticipare l’allarme per gruppi di turisti, lavoratori e veicoli di passaggio in relazione alle recenti inondazioni improvvise e rafforzare la regolamentazione sulle attrazioni turistiche, le aree pericolose, i cantieri e i tratti stradali colpiti dalle inondazioni. Dovrebbero anche formulare misure mirate per evitare vittime. Le località dovrebbero anche identificare i rischi nascosti e gli anelli deboli e rafforzare le misure preventive e di risposta contro le forti piogge in arrivo».

Intanto continuano i lavori di soccorso e ripristino dopo le inondazioni che hanno colpite le aree attraversate dal fiume Raoyang nella provincia di Liaoning della Cina nord-orientale e le autorità cinesi avvertono che «Il progresso del drenaggio dell’acqua dovrebbe essere accelerato per aiutare le persone nelle aree colpite dal disastro a tornare alle loro case il prima possibile».

Invece, nel bacino dello Yangtze dovrebbero essere anticipati i soccorsi alla popolazione colpita dalla siccità e il accelerato il trasferimento di forniture idriche di emergenza.

Il quartier generale ha inviato due squadre e un gruppo di esperti nella regione autonoma dello Xinjiang e in province  come lo Sichuan e il Jiangxi  per guidare i soccorsi locali in caso di siccità e il lavoro di controllo delle inondazioni.

Il 15 agosto, a Wuhan, nella provincia di Hubei, nella Cina centrale,  il livello dello Yangtze ha toccato il minimo record dal 1865, quando in Cina hanno cominciato a raccogliere i dati idrologici.

Come spiega il Global Times, «I fiumi in più province e regioni della Cina si sono prosciugati a causa delle temperature elevate persistenti e delle quantità di pioggia molto inferiori alla media, provocando siccità in molte parti della nazione». I dati del ministero cinese delle risorse idriche dimostrano che l’approvvigionamento idrico di 830.000 persone in 6 province è stato duramente colpito dalla siccità.

Ondate di caldo prolungate hanno colpito diverse aree e l’Anhui nella Cina orientale, l’Hunan nella Cina centrale, il Guizhou e il comune di Chongqing della Cina sudoccidentale che hanno riferito che  «I fiumi si sono prosciugati, quindi le città e i villaggi lungo i fiumi devono cercare di costruire dighe per garantire l’irrigazione dei terreni agricoli e acqua potabile».

Nell’Anhui, una delle province cinesi più importanti per la produzione di grano,  diverse aree come la contea di Huaining ad Anqing, la contea di Qingyang a Chizhou e la città di Tongcheng, hanno visto i fiumi principali prosciugarsi a causa delle persistenti ondate di caldo. A Huaining e Anqing, 8 città e villaggi che sorgono lungo diversi fiumi che si sono prosciugati soffrono per la carenza di irrigazione agricola e di acqua per l’uso quotidiano.

Nella contea di Qingyang il riso nei campi e seccato e anche il raccolto di grano di quest’anno subirà forti perdite per la mancanza di acqua, anche se le autorità locali hanno adottato misure come il pompaggio d’acqua per l’irrigazione e la trivellazione di nuovi pozzi.

Secondo l’ufficio idrico di Anqing, l’11 agosto il livello dell’acqua dello Yangtze era di 8,41 metri, 5,36 metri più basso della norma stagionale e gli affluenti del grande fiume sono messi ancora peggio.

Il 10 agosto l’autorità di controllo delle inondazioni e della siccità nella contea di Qingyang, Chizhou, ha emesso un’allerta rossa siccità perché «Dal 1* agosto, le precipitazioni cumulative nella contea erano di soli 1,7 millimetri, il 97% in meno rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti (52,2 millimetri)» e ha  rivelato che «Oltre 70.000 mu (un mu equivale a 667 metri quadrati, ndr) di produzione di riso sono stati colpiti dalla siccità e alcune città e villaggi hanno utilizzato fonti d’acqua di riserva per alleviare le difficoltà temporanee di acqua potabile delle persone».

Secondo l’agenzia ufficiale Xinhua, «Il Ministero dell’agricoltura e degli affari rurali ha inviato 25 gruppi di lavoro e 12 team tecnologici nella regione per dirigere la lotta contro la siccità e garantire il raccolto in autunno nelle aree più colpite e nelle principali regioni di produzione di grano». .

Nel frattempo, a Chongqing, 7 fiumi e un bacino idrico si sono prosciugati e i 476 grandi pozzi producono acqua insufficiente per 276.000 persone e 82.400 animali daallevamento.

Le famose cascate del lago Dongting, nell’Hunan, sono entrate nella stagione secca 4 mesi prima del solito e anche le grandi cascate di Chishui Danxia nella città di Zunyi, Guizhou, sono molto ridotte a causa della siccità.

Ma Jun, direttore dell’Istituto per gli affari pubblici e ambientali di Pechino ha detto al  Global Times che «La recente massiccia siccità durante la stagione delle inondazioni nella Cina meridionale è storicamente rara. La causa principale è il clima insolito. In giugno e luglio, l’intero bacino del fiume Yangtze è stato sotto l’influenza di un sistema subtropicale ad alta pressione, a causa degli eventi di La Nia. La caratteristica di questo sistema di pressione è che rende l’aria molto secca e crea correnti d’aria che affondano, lasciando la regione in uno stato di caldo soleggiato prolungato e poca pioggia, Durante quella che sarebbe stata la stagione delle piogge, ma con precipitazioni scarse o assenti, l’intera regione è in uno stato di siccità».

Sebbene l’acqua potabile per ora non scarseggi in nessuna metropoli cinese, in alcune piccole città (che in Cina può voler dire con milioni di abitanti) e villaggi l’approvvigionamento idrico è problematico. Ma  fa notare che «Oltre all’approvvigionamento idrico, c’è un impatto sulla sicurezza dell’approvvigionamento elettrico, che è qualcosa che richiede ulteriore attenzione, a causa dell’aumento della domanda di elettricità e della diminuzione della capacità di generazione di energia idroelettrica. Mentre alcuni fiumi nel sud della Cina hanno visto diminuire il livello dell’acqua, il più grande progetto mondiale di trasferimento d’acqua tra i bacini – la deviazione dell’acqua da sud a nord – non dovrebbe essere interessato. L’acqua prelevata nella deviazione dell’acqua da sud a nord proviene principalmente dal flusso dei principali fiumi. Al momento, nessun flusso dei fiumi ha segnalato significative carenze d’acqua. Ad esempio, l’acqua che Pechino riceve attraverso il progetto proviene principalmente dal fiume Hanjiang. E il livello dell’acqua della portata principale del fiume Hanjiang è ancora a un livello di sicurezza. Inoltre, le città del nord si trovano attualmente in una fase in cui non c’è carenza d’acqua, poiché quest’estate ci sono state precipitazioni significativamente maggiori nel nord rispetto agli anni precedenti. Ad esempio, il livello dell’acqua nel bacino idrico di Miyun, il più grande di Pechino, ha raggiunto un livello elevato».

Da quando è entrato in funzione circa 7 anni fa, il progetto di diversione dell’acqua da sud a nord della Cina, il più grande del suo genere mai intrapreso, prevede il prelievo di acqua dai fiumi meridionali e la sua fornitura all’asciutto nord. Il percorso est e medio del progetto ha trasferito oltre 50 miliardi di metri cubi d’acqua dai principali fiumi del sud al nord della Cina soggetto a siccità. Ne hanno beneficiato circa 140 milioni di persone e ha consentito di “ottimizzare” lo sviluppo economico di oltre 40 città di grandi e medie dimensioni», anche se gli ambientalisti cinesi dicono che in realtà nessuno sa quali saranno le conseguenze di questa colossale diversione di acqua dai fiumi.

Ma conclude avvertendo a sua volta che «Mentre la siccità di quest’anno nella Cina meridionale è storicamente un evento raro, causato principalmente da condizioni meteorologiche estreme, esiste il rischio che tali condizioni diventino più frequenti. Il consenso generale tra i climatologi è che il caldo estremo diventerà più frequente in futuro. Il bacino cinese del fiume Yangtze, che si trova già alla latitudine delle regioni aride del pianeta, è relativamente umido a causa delle influenze monsoniche. Se i monsoni o le correnti oceaniche continuano a cambiare, questa regione potrebbe risentirne ancora di più».

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