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La città del muro di gomma | L.U.C.I. Cremona

| Scritto da Redazione
La città del muro di gomma | L.U.C.I. Cremona

LUCI il Laboratorio Urbano di Civica Iniziativa nei suoi due anni di vita ha sempre scritto parecchio. Tutti i suoi interventi, scritti ed in video, li potete trovare nel sito. Ultimamente scriviamo un po’ meno ma non perché ci siano meno motivi per essere polemici. La città è sempre sciatta, sporca, inquinata, in preda agli appetiti cementificatori dei soliti noti. Il fatto è che la nostra amministrazione adotta la politica del muro di gomma: evita di rispondere o di intervenire negli incontri ma, cosa assai più grave, non cerca nemmeno di risolvere le criticità segnalate. Ora l’incapacità d’ascolto rischia di diventare endemica e generalmente estendibile ad associazioni e cittadini. Il 7 febbraio 2012 LUCI ed altre 14 associazioni cittadine hanno posto al sindaco ed al suo neo nominato presidente AEM una domanda pubblica (nel documento Manager a Cremona: 70.000 contro 7.000.000). Si chiedeva, dopo aver ricordato i siti da bonificare e la costruzione in corso di un nuovo impianto che brucerà scarti legnosi – che senz’altro contribuirà a migliorare la drammatica situazione dell’inquinamento (sob!) – di mettere in atto almeno entro la fine dell'anno corrente la raccolta differenziata e dell'organico porta a porta in tutto il Comune di Cremona e di relazionare con precisione quanto del materiale che verrà raccolto sarà effettivamente riciclato. Pensate che ci sia stata una doverosa risposta chiara e pubblica? No, niente. Il 19 maggio 2012 a SpazioComune si è tenuta un’importante conferenza stampa indetta da 16 associazioni sullo stato dell’aria a Cremona ed alle iniziative da intraprendere per cercare una soluzione. Seppur invitati, pensate che i nostri amministratori si siano fatti vedere? No, nessuno, nemmeno l’assessore all’ambiente. Comprensibile. I nostri sono oberati di lavoro: visite di massa al Pontefice, nomine di dirigenti non necessari e strapagati, aumento dei loro stipendi (poi fortunatamente ridotti per cause di “forza maggiore” ), autorizzazione di opere inutili e dannose per l’ambiente (come il “bioinceneritore” LGH, la “strada sud”, i casermoni nel parco del Morbasco, etc.), protocolli bidone per fingere di far qualcosa contro l’inquinamento. L’annunciata e mancata costituzione di parte civile del Comune al processo contro Tamoil (con standing ovation degli On. Pizzetti e Fontana, Rossoni e resto della casta al completo) è la ciliegina finale. Poi è facile venire a mettersi alla testa della biciclettata di protesta in cerca di facili consensi e di una falsa coscienza ambientale senza muovere un dito nemmeno per le ciclabili che gli organizzatori chiedevano sicure e collegate. Qualcuno le ha viste? A noi non resta che sperare che i cittadini cremonesi aprano gli occhi e si sveglino dal lungo letargo.

 

LUCI - Laboratorio Urbano di Civica Iniziativa

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