Domenica, 19 maggio 2024 - ore 04.31

La corruzione è un male antico | M. Superti

Il fenomeno è antico : già i nostri padri latini definivano il coruptus.

| Scritto da Redazione
La corruzione è un male antico | M. Superti

Ma la vera traduzione è: “guasto”. A noi tuttavia interessa capire, per grandi linee, a che cosa ci si vuole riferire. Credo che nessuno di noi venga in mente di giustificare la corruzione come fenomeno dovuto a pochi ed insensati “elementi” al di fuori degli schemi sociali correnti.

Il nostro amato e bel paese è risorto dalle macerie della guerra che pochi criminali, ma con grande seguito apparente, avevano intrapreso con spavalderia. Da queste macerie si erano salvati tuttavia persone e personaggi di grande spessore intellettuale e morale. Ed hanno rimesso in piedi questo paese anche con l’aiuto di comunità religiose. Nel corso degli anni il miglioramento delle condizioni ambientali ed economiche hanno tuttavia sviluppato una classe politica e dirigente non sempre all’altezza del loro compito.

In altre parole : la classe politica ha forse dato corso al  mandato  amministrativo, ma con la riserva mentale, che qualcosa poteva “avanzare” anche per l’individuo più “creativo”. Il fenomeno non è nato per caso e nemmeno con grande fatica. Qualcuno ha capito per tempo che per ottenere favori politici era necessario creare le condizioni per poterli avere.

Gli stessi personaggi hanno quindi “creato” o modificato l’acqua in cui i pesci potevano nuotare. Si è persino inneggiato alla intolleranza per un controllo fiscale degno di un paese civile. Controllo dovuto, anche nella convinzione che se tutti pagano tutti ne possono avere benefici in termini di onerosità. E’ quindi ovvio che il “corruttore primario”  ha per scopo di rendere l’acqua accogliente  e nutriente   per i pesci  discepoli: solo così possono nuotare  , vivere e rendere il favore con il voto . Se ci azzardiamo a rivolgere lo sguardo al passato forse non andiamo oltre a 30 o  XX anni fa.

Un poco alla volta ma con progressione significativa il fenomeno della corruzione ha preso piede, “ quasi “ indisturbato”. Gli organi di controllo hanno ,tuttavia , spesso iniziato procedure contabili e giudiziarie di notevole spessore. Ma il fenomeno è rimasto, quasi nella indifferenza diffusa fra la gente della polis:  anzi si sono cercate giustificazioni.

Semplice: l’acqua è rimasta la stessa, ed i pesci hanno continuato a nuotare e si sono moltiplicati con varie colorazioni. Posiamo elencarne i motivi , con qualche azzardo. 

-a nessuno del mondo politico ( nostri amministratori pro tempore) è venuto in mente che era necessario cambiare leggi e decreti non sempre adatti;

-ai pochi che ci hanno provato sono state tagliate “le pinne” per tempo e non hanno fatto carriera;

-chi è rimasto sull’onda ha fatto progressi da gigante ed ha fatto carriera : ha persino fatto leggi “pro domo sua”;

-i pochi veri antagonisti ( in tutti gli ambiti) sono rimasti ai margini e con il solo gusto della protesta;

-gli elettori ( i veri titolati a cambiare l’acqua) sono stati illusi e mentalmente deviati a rincorrere il “salvatore” di turno : in realtà il salvatore voleva solo salvare se stesso;

-il salvatore presunto voleva dire: fate come  me e tutti saranno arricchiti.

Ognuno di noi può aggiungere quello che vuole, e ci sentiremo più liberi, forse.Solo per chiudere, ma non per concludere : non posso credere che, in tutti gli ambiti sociali, nessuno  non abbia preso l’iniziativa di agire per tempo e senza cadere nell’illusione che “ tanto il paese poteva andare avanti lo stesso “ sulla via del progresso. Senza la base sana della morale diffusa nessun paese può progredire anche nel campo economico. Noi stiamo pagando ancora le conseguenze e non sappiamo quando la brutta storia finirà.

Cordialità e buon lavoro. MARIO SUPERTI  (Cremona) 

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