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La legge regionale lombarda sul contenimento delle nutrie impugnata dal Governo

LENA (LN), ALLONI (PD), MALVEZZI (NCD): “NON CI ASPETTAVAMO L’IMPUGNATIVA, MA ORA BISOGNA INTERVENIRE IN FRETTA”

| Scritto da Redazione
La legge regionale lombarda sul contenimento delle nutrie impugnata dal Governo

Il Governo ha deliberato di sollevare la questione di legittimità costituzionale della legge regionale 32, quella relativa al contenimento della nutria. Alcune norme, infatti, violerebbero la competenza riservata alla legislazione statale in materia di organizzazione amministrativa e altre disposizioni contrasterebbero con la disciplina statale in materia di tutela della fauna, in violazione della competenza esclusiva statale in materia di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema.

Federico Lena, consigliere regionale della Lega Nord, commenta così la decisione: “Il trappolaggio è stato finora il metodo principale di contenimento della nutria e trovo paradossale che ora il Governo giudichi non selettivo e quindi inidoneo questo metodo. Va sottolineato, poi, che il Parlamento, a metà 2014, aveva cambiato lo status della nutria da ‘fauna selvatica’ a ‘specie nociva’, alla stregua di un animale infestante e quindi da eradicare al più presto. Non si comprende, quindi, perché vengano giudicati illegittimi i metodi indicati da Regione Lombardia per contenere le nutrie quando sono i medesimi consentiti ad esempio per combattere i topi”.

“I rilievi del Governo hanno una loro attinenza giuridica – riconosce Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd –. Ma ora serve un intervento normativo veloce da parte del Consiglio regionale, perché non possiamo perdere ulteriore tempo”. Alloni suggerisce anche come: “Si può modificare immediatamente la legge nelle due parti che sono state rilevate come incostituzionali, senza inficiare l’efficacia della normativa o stravolgerla, ma anzi in modo da salvaguardarne l’impianto complessivo”.

E sulla stessa linea, anche se critico, è Carlo Malvezzi, consigliere regionale del Ncd: “Mi pare evidente lo stato confusionale di chi ha proposto questa impugnativa. Dopo la sottovalutazione delle conseguenze alla modifica alla 157/92, ora si arriva al paradosso di non consentire l’utilizzo di metodologie di abbattimento della nutria (trappolaggio e armi da fuoco) ritenute legittime anche nei vecchi piani di contenimento. Per tentare di risolvere un problema gravissimo dovremo arrivare al punto di persuadere le nutrie al suicidio. Battute a parte, siamo ovviamente disponibili a concordare modifiche alla legge, senza tuttavia stravolgerne il senso e il suo obiettivo principale, cioè l'eradicazione di questo animale dal territorio lombardo. Nel frattempo, non ci fermiamo, cominciando con la realizzazione del Piano regionale triennale di eradicazione”.

Milano, 3 febbraio 2015

 

 

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