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Le droghe come strumento di controllo.

Le droghe tengono una persona dipendente intrappolata e disposta a tutto pur di ottenere la dose che le permette, secondo la sua fissazione, di sopravvivere.

| Scritto da Redazione
Le droghe come strumento di controllo.

Da sempre l'essere umano ha ricercato qualcosa, qualche sostanza, in grado di renderlo felice. La vita è spesso oscura, difficile, deludente, per qualcuno insopportabile. Usando le parole di L.R. Hubbard:"E' un universo duro. La patina sociale lo fa sembrare mite. Ma solo le tigri sopravvivono ed è dura anche per loro."

Questo è il motivo per cui si cerca, a volte, una qualche scorciatoia che porti a qualche specie di felicità. Ma quel che si trova è solo oblio, false sensazioni,allontanamento dalla vita, allucinazione. Tutt'oggi questa ricerca continua per trovare nuove sostanze che guariscano, che allentino il dolore, che cancellino l'ansia e la paura, che adducano il sollievo del sonno, che mantengano il corpo sano e prestante. Nobile e legittimo scopo quella di questa ricerca, un po' meno nobile quando si trasforma unicamente in lucro.

Come in ogni marcheting si aumenta il guadagno procurando di avere sempre più clienti, tanto da creare l'idea che tutti siano , in qualche forma, malati.

Tra tutte le sostanze, alcune delle quali hanno il merito di salvare la vita, ce ne sono alcune che, dal loro primitivo impiego, quello per cui erano state studiate e scoperte, sono state ,in seguito, traghettate verso altri scopi. Si tratta di quelle sostanze che modificano temporaneamente i meccanismi mentali e che si chiamano comunemente droghe.

Riguardo a ciò è fin troppo facile vedere quel che muove questo commercio: lucro,immenso e costante. I cartelli non hanno nemmeno bisogno di marketing, come è d'obbligo invece per le multinazionali farmaceutiche riguardo i farmaci psicotropi, i quali inducono effetti analoghi e alla fine la stessa dipendenza: i primi illegalmente, i secondi legalmente. Ma è indubbio che gli uni e gli altri sono tra coloro che muovono le fila di questo pianeta.

Cosa fanno le sostanze psicotrope? Tre cose: avvelenano, danno dipendenza, alterano la mente.

Quando una sostanza ha tutti e tre questi requisiti allora è una droga.

Fin dalle civiltà primordiali le droghe venivano usate per fini mistici, religiosi, terapeutici,bellici,politici e anche come strumento di morte.

C'è da chiedersi: ma oggi i fini sono cambiati? Ci sono filosofie caratterizzate dalle droghe come quella dei rasta e quella dei beats e hippies e ancor prima la letteratura decandentista e la pittura degli artisti maledetti.

Ci sono eserciti e gruppi terroristici ,che attraverso le droghe, sono in grado di raggiungere ferocia e sprezzo del pericolo fino al suicidio indotto da una realtà distorta.

Per contro c'è il fine terapeutico, quell'unico per cui ha valore tutta la ricerca fatta dall'uomo. Le sostanze che addormentano e alleviano il dolore per affrontare operazioni o sopportare malattie devastanti.

Per ultimo occorre però rilevare che la droga è il più potente strumento di controllo, è ciò che mina l'autodeterminazione dell'individuo, in cambio di qualche sensazione, fuga dalla realtà, illusione, allucinazione. Cioè l'anima in cambio di niente.

Una popolazione drogata è un insieme di persone dipendenti da sostanze e private in parte o del tutto della coscienza, che non lavora per costruire un futuro, ma per avere i soldi per la prossima dose. E' una popolazione che può sbarazzarsi della propria cultura, della propria famiglia, dei propri valori, della propria anima, perchè quando si è dipendenti da una sostanza chimica si vive solo per lei e si perde la capacità di rendersi conto di chi sta controllando la tua vita.

L'uomo ha ricercato sempre la strada per liberarsi dalle catene della materia ed ha sperimentato in moltissime civiltà la fuga attraverso le droghe, ma ha trovato solo e sempre più schiavitù.

Maria Grazia Scaglione 1 Gennaio 2020

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