Signor direttore, finalmente, anche se per ora solo nella pagina delle lettere al direttore, si apre un possibile dibattito sulle realizzazioni edilizie e urbanistiche cittadine, argomento che riguarda tutti e non solo gli addetti ai lavori. Noi cittadini, anzi, siamo coloro che acquistano e abitano le case, il quartiere e quotidianamente vivono la città. Abbiamo il diritto di aspirare a case ben costruite in un ambiente urbano confortevole e ambientalmente sostenibile. Pertanto respingiamo le critiche di chi ‘critica le critiche’che si concentrerebbero solo su un noto studio cremonese e non sui molti interventi edilizi discutibili realizzati a Cremona (che effettivamente sono molteplici). Legambiente, come prassi, cerca di intervenire sulle questioni urbanistiche/edilizie in modo preventivo e quindi a livello dei progetti (quando sono resi pubblici) che possono essere inquadrati come fattori destabilizzanti, per così dire, del territorio e degli spazi urbani. Nel caso dell’intervento di via Anguissola la nostra posizione è limpida.
Non critichiamo la realizzazione in se ma il come e il dove e poniamo una questione ineludibile: chi decide come si opera nel centro storico (e di conseguenza nel resto del territorio)? I regolamenti in vigore sono adeguati? Esistono norme tipo-morfologiche che possano evitare colpi di testa creativi di cui poi pentirsi? Perché poi l’amministrazione comunale non risponde mai di fronte a queste sollecitazioni? Nel caso di via
Anguissola il progetto licenziato da uffici e commissioni comunali ha appagato le aspettative o si tratta di un ‘incidente’di percorso che poteva essere evitato? E, soprattutto, ci sarà maggiore attenzione per la nostra Cremona?
Il direttivo del Circolo, Vedoverde-Legambiente (Cremona)