Giovedì, 18 aprile 2024 - ore 04.39

Lettera aperta a Renzi Nel PD equità, giustizia e solidarietà contano ancora? Di Mario Daina (Casalmaggiore)

Senza preamboli vengo al sodo: in politica, nel nostro partito, i principi di equità, di giustizia e di solidarietà, contano ancora? L’etica e la morale, soprattutto per chi ha responsabilità istituzionali, è ancora un fondamento essenziale dell’agire politico?

| Scritto da Redazione
Lettera aperta a Renzi Nel PD equità, giustizia e solidarietà contano ancora? Di Mario Daina (Casalmaggiore)

Caro Presidente Renzi, caro Segretario Nazionale (p.c. Luciano Pizzetti) sono un iscritto del Pd di Casalmaggiore, che nella sua lunga e orgogliosa attività sindacale in Cisl e anche politica nella Dc prima, nella Margherita poi, e nel Pd ora, ha sempre cercato di tenere presente nel proprio impegno quotidiano ciò che Gaber diceva: ‘tutti noi ce la prendiamo con gli altri, con la storia ma molta colpa è nostra, ed è una colpa su cui meditare’. Queste parole ancora oggi mi hanno insegnato, nonostante tanti si siano ritirati dalla politica, perché delusi dai partiti e da una classe dirigente inadeguata, a non rassegnarmi a non gettare la spugna, e a non fare mai il Ponzio Pilato o il don Abbondio, perché la vita è prima di tutto ‘partecipazione’ per portare avanti le cose in cui credi.

Senza preamboli vengo al sodo: in politica, nel nostro partito, i principi di equità, di giustizia e di solidarietà, contano ancora?

L’etica e la morale, soprattutto per chi ha responsabilità istituzionali, è ancora un fondamento essenziale dell’agire politico? Io sono convinto che, senza questi valori, non si va da nessuna parte, perché al di là dei cambiamenti o della crisi, questo è il baricentro di una politica che si proclama di centrosinistra; se è così,dopo aver sul tavolo della ‘real politic’subito scelte sul lavoro, sulla casa, sulle pensioni (gonfiando Alfano) e dopo aver elargito all’Ncd più posti di

governo rispetto agli elettori che ha, una domanda mi sorge spontanea: non è ora che i nostri amici di viaggio (Alfano in testa) decidano una volta per tutte da che parte stare? Te lo chiedo da lombardo, che ancora una volta è costretto ad assistere impotente all’ennesima rapina consumata sulla pelle della gente, perché in Lombardia il potere è la Sanità (oltre 18 miliardi di euro) e a partire da Formigoni per arrivare agli arresti delle settimnane scorse, la misura è colma e su questo vorrei sentirti dire qualcosa perché non c’è nessuna giustificazione politica che tenga. Lo spettacolo di

questi voltagabbana che si muovono a 360 gradi solo per interesse, è ormai insopportabile e se la politica non ritorna ad avere un minimo di coerenza e di onestà nel proprio agire, noi da questa situazione non ne usciamo più e lasciamo, se non facciamo chiarezza sul merito e sul loro posizionamento politico, che sia il populismo di certa destra a dilagare. Il risultato è che alla fine la gente farà di tutta l’erba un fascio, destra e sinistra saranno uguali e credimi, per chi è

sempre stato orgogliosamente da una certa parte, questo non lo sopporta.

Mario Daina  (Casalmaggiore)

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