Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 13.20

L’inceneritore di Cremona si può spegnere| M.Pezzoni (Crea Futuro)

| Scritto da Redazione
L’inceneritore di Cremona si può spegnere| M.Pezzoni (Crea Futuro)

Egregio direttore ,l’assessore all’ambiente del Comune di Cremona Bordi sostiene che non è possibile chiudere subito l’inceneritore di S. Rocco, altrimenti rischieremmo in breve tempo l’emergenza rifiuti. Appunto. Proprio per questo è oggi che si devono decidere con urgenza misure e soluzioni tecnologiche alternative che fra due o tre anni potranno sostituire l’inceneritore.

Documenti regionali ufficiali dicono con chiarezza che quello di Cremona è uno degli inceneritori che può essere spento tra i primi in Lombardia, tanto più che il volume dei rifiuti indifferenziati dovrebbe gradualmente diminuire.

In questo quadro, il Comune e la giunta Perri sono chiamati oggi ad assumersi la precisa responsabilità di decidere, con atti formali, soluzioni alternative all’inceneritore e di darne ufficialmente mandato vincolante all’Aem, essendo questa partecipata al 100% dal Comune di Cremona che, infatti, ne nomina i presidenti.

Di conseguenza l’Aem, nei suoi organismi e in quelli di Lgh, è chiamata a sancire l’abbandono immediato del progetto di revamping dell’impianto di via San Rocco ed è investita del compito di presentare, al suo posto, proposte innovative e alternative.

Del resto soluzioni tecnologiche alternative oggi esistono e sono già adottate non solo in Europamaanche in Italia da amministrazioni provinciali e da Comuni, come nella vicina Reggio Emilia.

Se l’Ama di Roma si è recata con il suo presidente nel comune toscano di Capannori per imparare qualcosa da quel modello, senza necessariamente copiarlo, l’Aem di Cremona e la holding LineaGroup possono recarsi in realtà territoriali vicine in cui si è avuto il coraggio di incamminarsi su strade nuove?

Il nodo politico-amministrativo oggi è questo: si vuole decidere di deliberare soluzioni alternative all’inceneritore di S. Rocco, così da poterlo chiudere quando queste potranno entrare in funzione, oppure no?

R i n v i a r e questa decisione, significa che si vuole mantenere attivo per un tempo ancora più lungo  l’inceneritore. Se poi questo funziona sempre peggio, come già sta accadendo, significa prima o poi entrare in emergenza, non avendo ancora approntato il nuovo sistema di smaltimento della frazione residua dei rifiuti. Oppure trasferire i rifiuti residui in inceneritori molto più potenti come quello della vicina Brescia. E’ questo che vuole il sindaco Perri e la sua giunta?

Purtroppo la cosa assai più probabile è che prevalga la voglia di lavarsene le mani e, come gli struzzi, fingere di non sapere e non vedere che l’Aem e Lgh stanno aspettando il momento più propizio per realizzare il progetto di revamping dell’impianto di San Rocco, possibilmente senza scomodare il ‘sonno’ dei Comuni e passando sopra le loro competenze.

Perché nella loro logica aziendalistica, privatistica e conservatrice Lgh e Aem non hanno fatto finora che correre sui vecchi binari dell’incenerimento e piuttosto di pensare in termini di sistema regionale dei rifiuti e di nuove opportunità, puntano a competere con i giganti di A2A, portando in dote nel probabile matrimonio con multiutility mediopiccole come Verona, il rilancio e la rivalorizzazione patrimoniale dell’impianto di San Rocco, anche a costo di andare a comprare rifiuti per alimentare l’inceneritore ben al di fuori della nostra Provincia. Costi aggiuntivi che verranno scaricati sulle tariffe dei residenti, col paradosso che più i cremonesi aumenteranno la quota della raccolta differenziata che, dunque, non va all’inceneritore, più i gestori dello smaltimento dovranno compensare la quota dei rifiuti mancante, andandola a comprare chissà dove.

L’opportunità da cogliere sarebbe invece quella di un nuovo piano industriale che realizzi soluzioni tecnologiche più flessibili e più utili all’economia del futuro come è il Tmb, il trattamento meccanico biologico, in grado di recuperare compost per la nostra agricoltura.

Conclusione: se davvero il sindaco Perri e l’assessore Bordi sono coerenti con l’ordine del giorno sui rifiuti e sull’inceneritore, votato praticamente all’unanimità dal Consiglio comunale di Cremona, non hanno che da trasformarlo in precise delibere di Giunta, in atti formali e di indirizzo verso Aem e verso Lgh.

Marco Pezzoni

(coordinatore CreaFuturo)

2013-11-20

1233 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria